Questa mattina ho provato vergogna. Va bene, tutto scorre nella nostra vita. Le emozioni durano, magari, lo spazio di una cerimonia. Si metabolizzano anche le tragedie. Si giustifica anche l’oblio, come se il sacrificio delle vittime di Nassiriya faccia parte di un altrove sconosciuto e non della nostra storia. Ci fa ribollire il sangue, invece,l’oltraggio alla memoria. Il vedere quella lapide di marmo violata con frasi e disegni sconci. Ma i nostri adolescenti sono tutti così superficiali e cinici? Fermiamoci e riflettiamo. Qualcosa non ci quadra. Noi proviamo vergogna e siamo sconcertati. Ma conserviamo in fondo il nostro ottimismo. Dopo che si raggiunto il fondo è possibile iniziare soltanto la risalita. Alla prossima commemorazione dei caduti di Nassiriya!
© RIPRODUZIONE RISERVATA -
I commenti sono disabilitati