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I PROBLEMI AMBIENTALI DELL’ARCIPELAGO SONO TUTTA COLPA DELLA BUROCRAZIA?

Sempre più grave il degrado ambientale  

Aumenta il degrado e l’assenza di senso civico nel nostro Arcipelago.

di Salvatore Faggiani

 

Ora che si tratti di malagestione del suolo, del mare, delle coste, del paesaggio, dove operano anche leggi importanti e valide, sembra che tutti i nostri guai dipendano dalla burocrazia inetta, incompetente e invadente. Come se il mancato rispetto dell’ormeggio delle imbarcazioni nelle boe stabilmente posizionate nelle zone più belle dell’Arcipelago (se sono tutte occupate assistiamo all’ancoraggio selvaggio e senza controllo), come se le tonnellate di plastica e di ogni altro tipo di rifiuti (che grazie alla lodevole e costante opera del gruppo “Un Arcipelago senza plastica” limita i danni) abbandonati in ogni luogo dell’Arcipelago, come se l’invasione di cinghiali nelle nostre isole e alcuni divieti penalizzanti solo per gli indigeni, come se l’ingente quantità di sabbia che viene asportata anche a causa dell’uso degli asciugamani senza l’ausilio delle stuoie, per non parlare del “silenzio assenso”, siano la conseguenza della cattiva e assillante burocrazia. Certamente l’attività burocratica condiziona negativamente lo stato attuale del nostro ambiente ma di più fa il mancato controllo che almeno sino ad oggi è operato in gran parte dalla Guardia Costiera, ma non è sufficiente. Come già scritto su Liberissimo.net, senza dubbio influiscono anche gli episodi di inciviltà, di egoismo e di maleducazione. Se non si fa nulla, non ci si indigna e non si protesta, questi atti aumentano a dismisura e si ingigantiscono. Se non si pone un freno a questi gesti di decadenza quotidiana si rischia di non riuscire più a fermarli. Serve tempestività e durezza nell’intervento da parte della comunità (cioè noi) e da parte delle Istituzioni e delle Autorità! Serve un repentino cambiamento che dipende dalle norme, dai controlli sull’applicazione delle norme, dal senso civico e dalla collaborazione di tutti; quella collaborazione che diuturnamente e con passione svolge Antonello Sagheddu tramite il suo blog e il gruppo “Un Arcipelago senza plastica”. Senza acqua pulita, aria pulita, terra e clima stabile non c’è vita decente, sviluppo durevole, economia competitiva.  

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