Galleria Camera iperbarica: al Lupo! Al Lupo!

Di Salvatore Abate

La camera iperbarica era un’eccellenza, di più, il fiore all’occhiello del nostro ospedale. Era. adoperiamo l’imperfetto come si usa fare quando si confezionano i “coccodrilli”, in seguito alla dipartita di un personaggio illustre.
Il centro di medicina iperbarica (cambiamo il tempo del verbo che usiamo adesso) ha dato lustro davvero al “Paolo Merlo, oltre ad avere salvato tante vite umane e permesso il decorso positivo di tante patologie difficili da curare mediante le consuete terapie.
Corre voce, di bocca in bocca, di una sua possibile chiusura, si dice perché manca il personale qualificato nel reparto.
A parte i medici, che sono gli anestesisti rianimatori, a quale diversa mansione sono stati destinati i tecnici specializzati dopo un corso particolare seguito a Zingonia, dove hanno sede le aziende costruttrici delle camere iperbariche?
La notizia è fornita in punta di penna, ma rischia di apparire un segreto di Pulcinella,considerato che pure il Sindaco Luca Montella e l’assessore comunale alla Sanità, Massimiliano Guccini, sono intervenuti pubblicamente e hanno protestato nei confronti delle autorità regionali.
L’ospedale Paolo Merlo sta subendo un depotenziamento graduale, ma deciso. Un pezzo alla volta, e sempre dietro una giustificazione plausibile per chi progetta riforme sanitarie, che, in soldini, significano tagli indiscriminati.
Non ci interessa entrare nel merito, e neppure discutere i metodi delle riforme.
Prendiamo solo atto che la sanità, in Gallura, è destinata sempre di più “ a divenire MaterOlbiacentrica”, ci si passi il neologismo.
Non ci sorprenderemmo affatto se un giorno, non troppo lontano, dovessimo constatare che quel fiore che fino a oggi è stato nell’occhiello della giacca indossata dagli isolani lo trovassimo, lo stesso, in quello della giacca degli olbiesi.