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Galleria L’eventuale visita dell’assessore alla sanità Arru personalmente non l’avrei accettata.

ARRUIn tutti questi anni non ci siamo mai risparmiati nel dire la nostra, lo facciamo anche in questa circostanza. Credo che l’eventuale visita di Arru a La Maddalena, a pochi mesi dalle prossime elezioni regionali (come ha fatto Pigliaru per l’ex arsenale), ci sembra fuori luogo. La riforma sanitaria deve solo materializzarsi e, secondo noi, è possibile che avverrà prima delle prossime elezioni regionali. Per tutto questo lungo periodo ha trovato solo il tempo di pubblicare foto e commenti su facebook, con alcuni suoi seguaci (bravo, bravissimo ecc.), ma non ha sentito il dovere di venire a La Maddalena per dare delle risposte. Intanto per i nostri concittadini continua il calvario verso strutture ospedaliere fuori dalla nostra isola, non hanno neanche avuto la cortezza di destinare una corsia preferenziale per noi isolani quando ci rechiamo a Olbia.
VERGOGNA
Chissà se il mio sfogo porterà l’assessore a togliermi l’amicizia su Facebook (su whatsapp sono stato io a bloccarlo), COME HA FATTO CON EMANUELA CAULI. Infatti, sotto riportiamo la lettera pubblicata dalla nostra amica Marcella Marcialis.

Egregio professore, la seguiamo da un po’ di tempo. Siamo di La Maddalena, precisamente attivisti del Comitato cittadino in difesa del Paolo Merlo. Forse le evoca qualcosa… una strada faticosa e sofferta da parte di fieri e stanchi isolani, privati oramai di un diritto fondamentale, quello di una assistenza sanitaria che prima c’era e adesso non c’è più. L’isola che non c’è, così come evoca la famosa canzone. La nostra portavoce e fondatrice del gruppo che conta centinaia di aderenti e simpatizzanti, è stata bannata da lei. È un po’ come chiudere la bocca a tutti noi.
Emanuela Cauli ha partecipato a tavoli di lavoro sulla sanità sarda insieme a noi cittadini, per cercare di comprendere le cause di un tracollo che lei conosce molto bene, per cercare di capire quello che sta succedendo in questa povera isola inginocchiata da un cialtronismo politico che serra colpi bassi a chi è già per terra. Bene, ci chiediamo il motivo. Lo sa lei che ogni persona che azzittiamo è una risposta in meno che potrebbe migliorare una nostra condizione? Lo sa lei che se si chiudono le porte a qualcuno è solo quando non si sa che cosa dire?
Sa che il mio prof al liceo azzittiva e cacciava via gli allievi che lo mettevano a disagio, perché il disagio ovviamente era solo il suo?
E non pensava minimamente a confrontarsi attraverso il dialogo e chissà…attraverso forse un cambiamento?
La invitiamo a riflettere. Un saluto non piacevole.
Marcella Marcialis

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