Attualità»

Galleria La Maddalena nel cuore

DSC_0102RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

di Simona De Francisci (Assessore Regionale alla Sanità).

L’impegno per la Maddalena c’e’ e ci sara’ in tutte le sedi con il rispetto
per un’isola affascinante e suggestiva, scippata di molte cose, che ha
bisogno di essere rassicurata.
Come quando rassicuri un amico in
difficolta’, un amico che vive nell’incertezza ed esprime un disagio. E’
questo in senso della mia visita di ieri in ospedale prima e in Aula
consiliare poi con Sindaco, Assessori e capigruppo di maggioranza e
opposizione. Con i medici e tutti abbiamo condiviso che i servizi
dell’ospedale de La Maddalena non solo non saranno disattivati, ma
resteranno e in alcuni casi saranno potenziati. Sul distretto non ho voluto
alimentare illusioni: lo dicono i numeri. Per istituirlo ci vogliono 60mila
abitanti, a La Maddalena non si superano gli 11mila.

Detto questo, sono apertissima a seguire modelli alternativi, come quello
toscano per le isole minori voluto da Regione e amministrazioni, che possano
garantire a La Maddalena l’autonomia che auspica. Ma, sia chiaro,
l’autonomia non puo’ andare a scapito della sicurezza e della qualita’ delle
cure. La qualita’ dipende anche dal garantire numeri certi.

Idem sul punto nascita. Ricordo ancora una volta che la legge impone in 1000
parti l’anno la soglia minima per istituire un punto nascita ospedaliero
,
anche a tutela delle madri e dei nascituri. A La Maddalena ci sono 122 parti
annui (si e’ arrivati anche a 90). Una quota che non arriverebbe neanche ai
500 di eventuali deroghe. Ho anche pero’ detto che sarà garantita una sala
con il ginecologo e un’ostetrica. Sono comunque pronta a sedermi e discutere
anche sul “punto nascita sicuro” dentro quel percorso “autonomo” auspicato
dai maddalenini.
Sono aperta a ogni contributo, come ho detto ieri anche in Consiglio
comunale, che arrivi da ogni parte politica. Ma il confronto deve sempre
partire da basi comuni che non possono prescindere dalle leggi.
E le leggi
si possono cambiare solo con proposte migliorative e sensate che sono certa
arriveranno. Se esistono le norme generali, occorre prevedere anche le
eccezioni. Il Ministero ci dovra’ ascoltare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA -

I commenti sono disabilitati

Non è possibile inviare un commento in questo articolo

Pubblicità