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Galleria Turismo? Speriamo bene ma…

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L’avvenire della Maddalena è nel turismo”, scriveva sessanta anni fa su La Nuova Sardegna, Giacomino Origoni, uomo di cultura e amministratore civico. Si parlava già da allora, e non timidamente, di fonti alternative all’economia “assistita”, si invitata a guardare “ oltre lo Stato”, a puntare sull’ industria turistica, che aveva una produttività ridotta, ma che avrebbe potuto determinare una crescita vera, autonoma e legata ai beni forniti da Madre Natura, che avevano il solo pregio di essere oggetto di ammirazione
La Maddalena e le sue isole sono state sempre destinazioni eccellenti. L’Arcipelago ha una vocazione turistica. Lo dicono i nostri amministratori oggi. Ma il turismo è un industria. Anomala nel suo processo produttivo, ma è un’ industria, con ogni conferma. Da noi, la materia prima è sempre esistita e non è mai costata nulla. Gli investimenti che riguardavano le spese di trasformazione, invece, sono avvenuti sporadicamente e senza che gli investitori vi avessero mai creduto fino in fondo.
La mia impressione è che, nonostante i proclami, e le proclamate buone intenzioni, in questa industria particolare, non si creda ancora.
La stagione è iniziata. I visitatori iniziano ad arrivare. Ma quale offerta si attendono? Tralasciamo di parlare del sistema ricettivo, che ha compiuto in questi ultimi anni un percorso a passo di gambero, e strutture di richiamo internazionale, come era il Club Mediterranée di Caprera, sono chiuse, senza che altre, di eguale importanza le abbiano sostituite, nel cuore e nei programmi dei vacanzieri dal portafoglio capiente.
I nostri ospiti estivi si attendono di trovare almeno le spiagge pulite e attrezzate anche per accogliere le persone diversamente abili, di potere soggiornare in una città accogliente che non subisca i serpentoni sferraglianti delle automobili che sbarcano dai traghetti e che intasano via Amendola, a volte senza avere una meta certa, di fruire dei servizi di un porto turistico attrezzato, quelli che amano la navigazione da diporto, di trovare i punti di raccolta dei rifiuti posizionati in maniera adeguata, di evitare i cantieri aperti per lavori pubblici che non sono giunti ancora a conclusione…
I “nostri” turisti ci scelgono. Scelgono il nostro mare, la particolarità del nostro “microcosmo” insulare. A parte le rare eccezioni, se avessero cercato la mondanità, sarebbero andati altrove. Magari a Ibiza, per restare in tema di isole. Il turista, a La Maddalena, non cerca i servizi prodotti dall’industria del divertimento, ma il prodotto della trasformazione di una materia prima che si chiama ambiente o natura. Da queste basi, a mio modesto avviso, dovremmo partire… Ho scoperto l’acqua bollente!DISABILE1

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