Di Emilio Lintas
La stagione ormai è quasi finita, tirando le somme ci si chiede come sia andata ma sarebbe più opportuno domandarci se abbiamo superato la prova del turista. Purtroppo la risposta sarà negativa, sono troppe le lacune che l’isola deve colmare. E ogni anno (basterebbe visualizzare l’archivio di Liberissimo) si ripetono sempre le cose, queste mancanze e disservizi non sono mai la priorità di nessuno, alcune sono piccole cose ma che certamente migliorerebbero e non di poco la vita di chi viene a visitarci (oltre a noi che ci viviamo). Ed ecco ad ogni sbarco dal traghetto il turista blocca il traffico alla Colonna o all’Ancora o agli ex semafori, perchè non sa dove andare: di cartelli neanche l’ombra nonostante sono anni che la cosa viene puntualmente segnalata, questo menefreghismo infatti crea confusione, smarrimento e aumenta il rischio di incidenti per i repentini cambi di direzione dovuti a ripensamenti dell’ultimo secondo; ci si chiede se per risolvere questo, ovvero la segnaletica per Caprera, la Panoramica, l’ospedale e i carabinieri bisogna aspettare chissà chi o cosa. Stendiamo poi un velo pietoso per la segnaletica orizzontale dove la mezzeria e le strisce pedonali sono consumate da tempo (per la cronaca sappiate che il fondo colorato delle strisce pedonali che va di moda in molti comuni è vietato dal C.d.S. oltre ad essere pericoloso per i motocicli in frenata). Per fare grande una città, bisogna curare molto le piccole cose, perchè sono quelle che si apprezzano subito, come appunto una segnaletica precisa, dei cestini per i rifiuti nelle vie principali, nel centro e nelle spiagge, dei servizi igienici nelle spiagge, della cura delle cunette e dei marciapiedi etc. Piccole cose che possono fare la differenza. E non credo ci voglia un G8 per farle.




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