È stato pubblicato all’albo digitale dell’Ente Parco un avviso pubblico per il coinvolgimento di pescatori professionisti nelle attività programmate nell’ambito del Progetto Sharklife (LIFE10 NAT/IT/000271). In collaborazione con diversi partner, il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena si occuperà dello sviluppo di un sistema innovativo per la riduzione delle catture accidentali dello squalo elefante e di altre grandi specie marine protette attraverso la progettazione e messa a punto di uno speciale dispositivo. Per lo sviluppo e la sperimentazione di questo prototipo sarà necessaria la collaborazione dei pescatori. Proprio per questo motivo è stato pubblicato l’avviso pubblico rivolto agli operatori della pesca che vorranno presentare le manifestazioni d’interesse per la partecipazione alle attività del progetto.
L’obiettivo principale di “Sharklife” è quello di contribuire alla conservazione dei pesci cartilaginei, con una particolare attenzione per lo squalo elefante e i trigoni viola, attraverso la messa in atto di azioni concrete. Il progetto, totalmente dedicato alla conservazione degli squali, è stato reso possibile grazie ai fondi europei del programma Life+ e all’impegno economico di altri co-finanziatori, quali il Ministero dell’Ambiente, il Parco Nazionale dell’Asinara e la Provincia di Reggio Calabria, e vede, accanto a CTS, i seguenti partner: Agci-Agrital, Area Marina Protetta delle Isole Pelagie, Cibm di Livorno (Consorzio per il Centro Interuniversitario di Biologia Marina), Fipsas (Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività subacquee), Fondazione Cetacea, Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena e Università della Calabria.
Ulteriori informazioni sono disponibili al link:
http://albo.lamaddalenapark.it/pubblicazione/2013/0472
Progetto “MEDUSE”: un workshop a conclusione del progetto
Si svolgerà domani, giovedì 19 settembre a partire dalle ore 9:00 presso la sala “Magazzini ex Ilva” di Cala Gavetta a La Maddalena, il workshop conclusivo relativo ai lavori svolti nell’ambito “MEDUSE”, un progetto sperimentale dai contenuti assai innovativi finanziato dall’Unione europea nell’ambito del Settimo Programma Quadro “Galileo” (GA 277665), che ha quale obiettivo principale l’elaborazione di un applicativo e del relativo software per il monitoraggio delle zone marine all’interno delle aree protette utilizzando i servizi forniti dalle costellazioni di satelliti di navigazione Europei EGNOS ed, in futuro, GALILEO.
Il progetto, dalla denominazione per esteso “Marine park Enhanced applications baseD on Use of integrated GNSS Service” – da cui appunto l’acronomico MEDUSE – ovvero “Applicazioni avanzate per i parchi marini basate sull’uso integrato di tecnologie GNSS”, ha vissuto un momento importante alla fine dello scorso mese di luglio, quando il Parco nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, unico ente pubblico all’interno di un consorzio formato da altre società altamente specializzate nel settore, è stato utilizzato per testare il lavoro sino ad allora svolto.
In allegato è possibile scaricare il programma dell’intera giornata
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