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La parola ai nostri giovani

PANORAMA PORTO  LA MADDALENADi Paolo Tortorelli
Che cosa manca a La Maddalena per i giovani? Mi pongo questa domanda perché mi è stato chiesto di scrivere un articolo a riguardo. In realtà è molto difficile rispondere a questa domanda, perché il problema è talmente vasto e collegato a una varietà di temi che è impossibile ridurre il tutto a una risposta secca e concisa. Quello che posso dire io, come ragazzo, è che ovviamente manca il lavoro e lo svago. Sembra una cosa semplice e scontata, ma sono due elementi fondamentali nella vita di una persona. Io non posso credere che ormai nella testa di ogni ragazzo, dopo aver fatto l’esame di maturità, si generi l’idea di dover partire per crearsi una nuova vita, chi per studiare e chi per cercare un lavoro proficuo. Penso questo perché purtroppo chi rimane all’isola, spesso e volentieri non riesce a trovare un occupazione duratura. Oppure è costretto ad aspettare alla famigerata stagione estiva, il periodo d’oro dove tutti, o quasi, riescono a lavorare.
Uno dei problemi che portano a ciò, a parte la tanto nominata crisi economica, è la mancanza d’investimento nei giovani. In un mondo del lavoro ormai vecchio, non si prova ad aggiornare il sistema lavorativo, inserendo giovani con la voglia di fare e di emanciparsi, giovani che propongono idee nuove, favoriti dalla tecnologia di cui dispongono. Anzi, gli vengono sbattute le porte in faccia, contribuendo ancora di più a invecchiare e ad affossare l’economia del lavoro. Tutto ciò non fa altro che demoralizzare i ragazzi, spegnere quella fiamma interiore che alimenta le loro passioni, le loro speranze. E alla fine cosa è costretto a fare un ragazzo per cercare di costruirsi una vita? Inevitabilmente deve partire, andare lontano, rinunciare alla propria terra, agli affetti, a quelle piccole routine quotidiane che davano un po’ di sicurezza. Deve andare alla ricerca di un posto che sia in grado di offrire qualche possibilità in più per intraprendere un percorso di vita, e anche per fare nuove esperienze.
Per quanto riguarda lo svago a La Maddalena, non c’è bisogno di dirlo, purtroppo non ha molto da offrire ai ragazzi, ma anche all’intera popolazione. Anch’esso come il lavoro, viene rivitalizzato solo durante la stagione estiva, come se tutti noi vivessimo solo in quei 3-4 mesi. E tutto il resto dell’anno? Negli ultimi tempi ci sono vari gruppi e associazioni che tentano di animare la vita maddalenina, offrendo vari tipi di eventi. Ma non possono di certo fare tutto da soli. C’è sicuramente bisogno di una spinta dall’alto, di un incentivo di maggior rilievo.
Per concludere, sono più che convinto che se si riuscisse (so perfettamente che non è facile e che dipende da molti fattori) a concretizzare meglio questi due elementi, cercando di farli conciliare per migliorare la vita di tutti sull’isola, e per un tempo maggiore, ogni ragazzo, ogni “masciu di scoglio”, non se ne andrebbe mai, non farebbe una pazzia del genere.

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