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Quello che il Parco non vede…e non sente.

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capreraIl caso è stato segnalato almeno altre due volte da Liberissimo (negli ultimi mesi), ma evidentemente i troppi impegni non hanno permesso un intervento di pulizia. Altro che Garibaldi agricoltore.
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Di Mario Ferrigno
quella bellissima casetta di Caprera, ai bordi della strada nei pressi della polveriera di Poggio Rasu basso, è stata profanata.
Scandisce le stagioni, la ferula in fiore al centro,sulle finestre che per chi fotografa sembra un dipinto.
I soliti ciattuloni che su FB esprimono meraviglia e disgusto sulla discarica a cielo aperto in ogni dove dell’isola, sono poi i veri nuovi barbari.
Sono loro che senza dignità e un briciolo d’amore verso la loro e nostra terra, alla prima occasione si liberano dei sacchetti di rifiuti e oggetti ingombranti.
La casetta è stata riempita di buste con dentro di tutto, poco più su centinaia di bottiglie di birra scaricate dietro la macchia mediterranea.
Più volte recupero lo scempio riempendomi la macchina, ma è un’impresa titanica e l’indomani mi accorgo che l’orda barbarica continua imperterrita la sua opera distruttrice.
Si vorrebbero le telecamere o 5000 soldati armati a presidiare ogni anfratto, ma quando mai? Civiltà mancante, odio verso il bene di tutti inteso come ricchezza dell’arcipelago.
Invece di alleggerirci lo spirito colpevolizzando sempre e solo l’amministrazione, impariamo a vivere con la natura rispettandola e proteggendola.
Lo spunto della casetta è solo una premessa di un disastro ambientale che ai più sfugge. Sono tonnellate i rifiuti nascosti nei bordi delle strade dell’isole, provate a farvi belle passeggiate lungo la panoramica e resterete amareggiati.
Non diamo la colpa ai soliti, diamo la colpa ai nuovi barbari.
C’era una casetta piccolina in…….

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