Il comunicato stampa dell’Assessore Maria Pia Zonca relativo alla delibera Tari, dimostra in maniera inequivocabile l’uso della bugia da parte del Palazzo.
di Salvatore Faggiani
Vince la professionalità, vince la serietà, vince la verità. Vince soprattutto «Liberissimo.net» che ha sempre sfidato e disintegrato lo scetticismo, l’approssimazione, la superficialità e, va detto senza cautele, la puerile arroganza degli inquilini del Palazzo dediti all’arte pinocchiesca per coprire infauste, per le tasche dei cittadini, e ingloriose decisioni prese anche in cattiva coscienza. Tali affermazioni sono avvalorate e provate leggendo il comunicato stampa dell’Assessore Maria Pia Zonca in merito alla delibera Tari, sulla quale Lei si è astenuta, e alla delibera sull’Imu con la non partecipazione al voto. Decisioni che l’Assessore ha preso come riportato nel suo comunicato «…omissis…ho voluto palesare il mio dissenso non soltanto verso le delibere in questione, ma soprattutto verso un modo di fare superficiale e pressapochista che non mi ha consentito di poter conoscere gli atti per tempo e, quindi, di poter preventivamente discuterli e partecipare così, in maniera attiva, al processo decisionale.
Per ciò che attiene la delibera Tari, è vero che il costo dello smaltimento dei rifiuti al Cipnes è aumentato, ma è anche vero che per i cittadini virtuosi non c’è stato alcuno sgravio. Differenziare i rifiuti è sicuramente una buona pratica, ma comporta dei sacrifici soprattutto per chi non ha spazi adeguati, eppure i maddalenini, che hanno dimostrato di essere attenti nel conferimento, non avranno ricadute positive per le loro tasche…omissis…». Affermazione che fa onore a Maria Pia Zonca che dimostra nel prosieguo del suo comunicato, al contrario di altri, di dire ai cittadini la «vera verità» e, a parer mio, fare la cosiddetta politica vera e quindi salvaguardare i diritti dei cittadini. Garantisco che non si sta facendo campagna elettorale anche perché l’Assessore Zonca mai ha avuto il voto dello scrivente per vari motivi, uno di questi il fatto di far parte di una lista di candidati che hanno dimostrato di non saper progettare, presi solo dagli interessi contingenti e di breve periodo, di navigare a vista, con politiche di piccolo cabotaggio. Guidano il Paese comandando. Un conto è guidare un’azienda o una Forza Armata, un altro è guidare un Paese. Un’azienda o una Forza Armata si guidano «comandando», un Paese si guida «ascoltando». Rassegniamoci quindi ad un altro ed ennesimo Natale con i soliti regali del Palazzo con nuove tasse (Tasi che non doveva essere introdotta!) e aumento di quelle esistenti (rifiuti solidi, Zonca docet!). E speriamo che si fermino qui! In tutto questo contesto ciò che più infastidisce e rattrista è che anche a livello locale si è sposata una politica simile a quella nazionale: creazione di nuove tasse e aumento di quelle esistenti, si fa nulla per creare lavoro. A livello locale si continua ad ignorare la valenza e la forza economica del turismo per assoluta mancanza di cultura in merito, si continua ad ignorare il problema «dell’isola nell’isola» con crescente disagio per i pendolari per la mancanza di collegamenti adeguati con Palau e per i marittimi che per l’ennesima volta si trovano senza lavoro. Questo disagio si è già mostrato con palese gravità lo scorso anno e in dodici mesi il Palazzo ha manifestato la solita superficialità e inadeguatezza nell’affrontare problematiche di primaria importanza e gravità. Ripeto ciò che ho scritto, sempre su Liberissimo, circa otto anni fa: gli attuali inquilini del Palazzo continuano imperterriti a molestare la serenità dei cittadini, risvegliandosi dal loro perdurante letargo sui problemi veri e reali dell’isola, sprecando tempo soprattutto in una fragile quanto assurda e inconsistente litigiosità interna con l’unico e tangibile risultato di suscitare sconcerto e indignazione ma, allo stesso tempo, ilarità anche nel più distratto dei cittadini. Errare è umano, perseverare è diabolico. Quando poi è l’istituzione, che dovrebbe garantire la serenità e la credibilità della buona amministrazione, la prima a calpestarle, ogni reazione muove da una lesione subita. «Liberissimo», l’abbiamo detto e lo ripetiamo, sta dalla parte dell’equità e della ragione. Né l’una né l’altra hanno guidato il Comune e i suoi inquilini, ormai ibernati in poltrone inscalfibili dal tempo e dalle inesauribili sconfitte. E’ inconfutabile che la nostra isola, mai avrebbe toccato la vetta dell’inferno senza il supporto, non richiesto, delle diaboliche alchimie inventate da quegli…..stregoni che sarà saggio, per tutti, non più nominare e…..eleggere!






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