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Galleria Le stranezze dell'isola di La Maddalena

fotogrande1di Francesco Nardini /

Ultimo giorno di giugno, il solito mese di transizione e di ‘assaggio’ per il turismo isolano ingabbiato, come un po’ tutto il comparto commercio, nella morsa di una crisi che non sembra avviata a risoluzioni ravvicinate. Giugno non è stato prodigo. E l’estate è già quasi a metà del percorso! Solo ora si incominciano a vedere i primi visitatori. Purtroppo si vedono (anzi, si rivedono) le solite pecche, che possiamo genericamente riassumere nella mancanza di un qualunque straccio di programmazione turistica. Approssimazione a gogò, e via come tutti gli anni. Per la verità una ‘programmazione’ c’è, ma a parti rovesciate: la ‘moria’ di parcheggi continua. A un buon ritmo anche, tanto che stimiamo che fra due o tre anni nel centro storico non ce ne saranno più (a parte quelli a pagamento del posteggio della banchina commerciale). Ieri abbiamo notato che un’altra fetta di parcheggi – pochi magari, ma conta l’azione – è stato fagocitato da un paio di strisce gialle all’inizio (a destra) di via Ammiraglio Mirabello. La zona è riservata a una a me sconosciuta società. Se ho letto bene. Chi è? Vista che si è portata via non meno di cinque parcheggi cinque, però, quale assessore ci può spiegare il perché di questa ulteriore cura dimagrante e, particolarmente, quanto incassa il comune per cedere ‘riservatamente’ quello spazio pubblico? Io, cittadino comune e di basso rango – che paga tutte le tasse che esistono sulla terra – gradirei saperlo, almeno saprò con chi perdermela quando i solerti vigili urbani mi cacceranno da qui e da là, da Cala Gavetta ai semafori, in cerca di un parcheggio che non c’è mai, quando ti serve. O quando mi faranno una bella multa per divieto di sosta, perché prima o poi mi dovrò fermare. Attendo fidenter. Qualcuno, forse si farà vivo. Qualcuno ‘poltronato’ si farà vivo anche per spiegarci perché la banchina Poste è stata chiusa proprio all’inizio d’estate. E’ un errore di calendario, o l’ennesimo accanimento terapeutico? Macché, dicono che la banchina “sta franando”. Possibile, anzi quasi certo perché i lavori di manutenzione non si fanno da anni, e il mare lavora, però è un mese che è transennata e non s’è visto nessuno al lavoro. Dovremo aspettare la realizzazione del waterfront per vederla sistemata? Se è così possiamo dormire sogni tranquilli. E venire in centro a piedi. Dai, che ci fa pure bene alla salute!. Anche se suppongo, forse stoltamente, che quando si isola uno spazio pubblico il lavoro di ripristino dovrebbe partire subito e non scaricare tutto sui sudditi che, magari, hanno già altri problemi da risolvere. Oltre il parcheggio. Per sapere, mica per disturbare. Sono anni che stiamo perdendo parcheggi, spazi comuni usufruibili anche, e non solo, a fini turistici, dimenticando che l’organizzazione del nostro centro storico – per altro bellissimo, a dispetto dell’incuria – è per certi aspetti un’altra ‘spiaggia rosa’. Altro esempio, e la finisco qui. La banchina che sta alle spalle della vecchia Capitaneria di chi è? A chi serve? Oppure, a chi e a cosa servono quegli spazi? Qualcuno spieghi e dia risposte esaurienti, perché vedete i pullman che vogliono sostare in centro potrebbero – con un po’ di buona volontà – essere alloggiati colà, anziché in piazza Comando. Ne guadagnerebbe l’estetica, la pulizia, l’ordine … in definitiva la programmazione turistica. Secondo me è troppo semplice … .

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