L’estate sta finendo e La Maddalena sta morendo. Mille posti in tre anni, le ultime parole famose.
13 giorni e ci lasciamo alle spalle l’estate. Non siamo in grado di giudicare o di fare i conti in tasca a nessuno ma da quello che si sente in giro il periodo di flusso di turisti nel 2014 è diminuito ulteriormente. La cittadina non offre nulla, neanche un servizio. Un esempio? Yacht che ormeggiano dalla parte della banchina commerciale devono recarsi dall’altra parte di Cala Gavetta, oppure l’odore di fogna che si avverte in Via Amendola, Via Ammiraglio Mirabello o Cala Camiciotto. Possiamo fare decine di esempi, lo ricordano i nostri lettori nelle varie mail che abbiamo ricevuto nel mese di sosta, o quando ci si incontra in giro.
Per chi sta dall’altra parte è facile mettere il coltello nella piaga ma non siamo certo noi che ci siamo riempiti la bocca promettendo 1000 posti di lavoro, la soluzione dei trasporti marittimi o la conclusione dell’Opera Pia, oppure il water front, l’Ospedale Paolo Merlo o tante altre cose promesse.
Di certo non arriviamo a 1000, ma ci siamo vicini, i posti di lavoro persi negli ultimi anni.
Eppure basterebbe portare a termine qualche cattedrale nel deserto per alleviare la sofferenza, di certo non come Santo Stefano, la giungla dell’Arcipelago.
Anche la riqualificazione del centro storico potrebbe portare una boccata d’ossigeno a molte ditte isolane.
Insomma, ci sarà ancora da soffrire nonostante a Cagliari siano cambiati gli inquilini.




I commenti sono disabilitati