Galleria Cinquemila pazienti senza medico. La città senza capo e né coda

Caro Antonello,
hai proprio ragione quando esclami infastidito: “ A noi maddalenini, oltre Mezzo Passo, come ci vedono ci trattano”.
Già, la tua, purtroppo, è una sacrosanta verità. Prendiamo, ad esempio, le condizioni del servizio sanitario: catastrofiche, per regalare un complimento! Non solo quelle dell’Ospedale Paolo Merlo o di quel che resta dell’eccellenza che era soltanto un paio di decenni fa. Ma anche le condizioni della medicina di base. Un dato approssimativo ci è stato fornito dagli uffici della Asl: ci sono circa cinquemila, si ci hanno detto così cinquemila, pazienti, senza medico di fiducia. inconcepibile!
La situazione si è venuta a determinare, purtroppo, in seguito al decesso di tre medici in due anni e alla quiescenza di un altro. Nessuno può sostituirli a titolo definitivo, per il momento. I concorsi saranno banditi dalla Regione. Ora: accade che, per inammissibili pastoie burocratiche, causate da altrettanto irragionevoli direttive impartite, sempre, a livello regionale, il monitoraggio della situazione avvenga ogni tre anni. L’ultimo è stato fatto nel 2011. L’organico dei medici di base a quella data era completo, non mancava nessuno! L’anno successivo sono avvenuti due decessi, ma nessuna sostituzione. Un medico è andato in pensione, e non è stato rimpiazzato. Vi è stata, nel contempo, la corse folle dei pazienti rimasti senza “cura” per ottenere un posticino presso i “dottori” ancora in attività. Fintanto che questi si sono trovati nella triste situazione di rifiutare ulteriori richieste perché avevano raggiunto il numero massimo consentito. Quasi tutti i pazienti dell’ultimo medico deceduto in ordine di tempo, solo due giorni fa, non hanno fatto in tempo ad “accasarsi”.
Chi si sente “abbandonato” oggi può rivolgersi solo alla Guardia Medica, anche per farsi prescrivere i farmaci salvavita, per ottenere una comune ricetta. Amara consolazione! I medici associati possono accettare in via temporanea i pazienti di un collega ammalato, non di un collega estinto o pensionato. Le loro prestazioni, se richieste, avvengono dietro la corresponsione di un onorario.
Aiuto! Quanto potrà durare questa nostra condizione al limite della tollerabilità, di emergenza civile Quanto.

Salvatore Abate