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Galleria Bollette pazze di Abbanoa

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L’inizio dell’anno nuovo è segnato da amare sorprese per molte attività commerciali già tartassate da una TARES pesantissima che sta mettendo a dura prova i bilanci aziendali. In questi giorni infatti la società Abbanoa ha notificato bollette di decine e decine di migliaia di euro per consumi idrici straordinari e inverosimili. Una mazzata dietro l’altra che porta caparbi e dignitosi gestori di bar, della ristorazione, di camping e villaggi turistici, che con le proprie attività danno regolare occupazione, al pensiero di gettare la spugna. In un particolarissimo e delicatissimo periodo in cui tutti più o meno faticano a mantenere i bilanci aziendali in equilibrio, ricevere bollette così onerose e totalmente fuori scala, significa mettere in ginocchio quel poco di economia che ancora tiene duro. Ci domandiamo se il Sindaco vorrà attivarsi, considerato che nonostante i nostri numerosissimi appelli ad intervenire presso la società, per calmierare bollettazioni inaudite nei confronti degli utenti isolani, non ha mai sostenuto le nostre battaglie.
Riteniamo invece, che di fronte ad una situazione preoccupante sul versante economico e sociale, in cui versa una città in profonda difficoltà, il Sindaco debba occuparsi di questi problemi difendendo gli attori del commercio e delle attività produttive che non possono essere considerati da Abbanoa come limoni da spremere.
Noi siamo attivi da diverso tempo in una battaglia che ha già solcato, tramite i legali, le aule del tribunale a tutela di tutti coloro che ricevono bollette pazze per avere in cambio acqua non potabile e dannosa per la salute a causa di una rete idrica colabrodo.
Vi è di più, gli impianti idrici di proprietà comunale, gestiti da Abbanoa, come il potabilizzatore del valore di un milione e mezzo di euro acquistato durante i lavori del G8, giace totalmente abbandonato privo di funzione e manutenzione, così come gli impianti del nostro storico acquedotto totalmente trascurati. Un capitolo a parte meriterebbero i lavoratori locali che, adibiti a quelle funzioni,al subentro della società hanno perso il lavoro.
Chiediamo per l’ennesima volta al Sindaco di volerci affiancare in una battaglia che non è di parte, ma è di tutti i cittadini e degli operatori del commercio che non navigano nell’oro, partendo dalla rivendicazione per la buona gestione degli impianti di proprietà comunale e non di proprietà Abbanoa che dovrebbe gestirli con più attenzione.
MOVIMENTO IMPEGNO PER LA MADDALENA
Gaetano PEDRONI
Stefano FILIGHEDDU

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