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palopoli e ciampiDi Francesco Palopoli

Durante il mio periodo di servizio a La Maddalena, dal 2000 al 2004, ho avuto l’onore (e l’onere) di fare da “padrone di casa” per ben due anni consecutivi al Presidente Ciampi, che aveva scelto l’Isola piu’ bella del mondo come destinazione per le sue vacanze estive, ospitato e coccolato dalla Marina Militare, che io rappresentavo allora in sede.
Lascio a voi immaginare la pressione psicologica in cui mi trovavo durante quelle estati, essendo il responsabile diretto di tutta l’organizzazione per supporto logistico e gestionale: altro che sbarco in Normandia! Meno male che avevo dei collaboratori fantastici, uomini che non esitavano a sacrificare il loro tempo oltre il dovuto per far fare bella figura alla Marina e per ospitare nel modo migliore il nostro Presidente, con un orgoglio, una determinazione ed un senso dell’ospitalita’ che si puo’ trovare solo tra la gente sarda.
Come scrive il Santantonio nel suo libro “Il Cerimoniale”, provvedere alla cura di personaggi importanti comporta mille piccole attenzioni che, prese singolarmente sono assolutamente banali, ma proprio perche’ semplici e scontate, basta dimenticarsene una per far scoppiare la tragedia: possibile che non ha pensato all’acqua minerale? Mi sembra incredibile, riflettendoci adesso, che sia andato tutto liscio per ben due anni!
Come ho detto, ho avuto modo di conoscere il Presidente Ciampi e la consorte signora Franca, tanto bene che una volta, quando siamo andati con mia moglie a salutarli, perche’ stavano partendo al termine della vacanza in Sardegna, ci hanno detto amabilmente e con una spontaneita’ disarmante: “Se passate da Roma veniteci a trovare…”. Vi immaginate me e mia moglie bussare alla porta del Quirinale con un mazzo di fiori e una bottiglia di vino per fare un’improvvisata? Beh, anch’io l’ho immaginato e sto ancora ridendo. Vabbe’!
Nel suo ruolo istituzionale, quando ha svolto la sua funzione di Presidente della Repubblica, Ciampi e’ stato sempre rispettato dalla gente e dalla politica, anche per il suo comportamento intermedio, che, se per un uomo politico e’ sicuramente negativo perche’ significa opportunismo, per un Presidente “super partes” e’ assolutamente obbligatorio e difficile da ottenere se non con piena consapevolezza del ruolo.
Non e’ stato un Presidente dai grandi proclami e dalle esternazioni d’effetto, come lo sono stati Cossiga o Pertini, ma ha svolto il suo incarico nella totale ed assoluta correttezza istituzionale, senza mai farsi “tirare per la giacchetta” dai politici rampanti, che in tutti i modi cercavano di portarlo dalla loro parte, ma l’imparzialita’ ed il buonsenso sono stati il suo stile di governo, come deve giustamente essere un arbitro neutrale.
Avendolo conosciuto personalmente a La Maddalena, posso assicurare che fosse una persona integerrima e corretta. Veramente un gentiluomo di antichi tempi, ed il suo amor patrio e’ stato lo stimolo per tutti a spolverare molti aspetti simbolici, che costituiscono il sentimento di appartenenza di tutti noi, come per esempio l’Inno Nazionale cantato a memoria ed il rispetto assoluto verso la Bandiera, che e’ un emblema e rappresenta tutto il popolo italiano, e che una certa politica ideologica aveva voluto sottovalutare e svilire negli anni precedenti, quasi ci si vergognasse di provare amore per la propria Patria e per la propria gente.
Ma io non voglio parlare di Ciampi come politico o statista, perche’ ci sono persone, infinitamente piu’ brave e competenti di me, che lo stanno gia’ facendo in tutte le testate giornalistiche ed in televisione, nel bene e nel male.
Nel mio piccolo e come ho gia’ detto, l’ho conosciuto a La Maddalena in momenti di rilassamento (suo, non certamente mio!) ed ho diversi aneddoti che lo riguardano.
Purtroppo, molte di queste storielle includono persone ben conosciute sull’Isola, che potrebbero aversene a male, quindi mi limitero’ a ricordare solo un episodio… vabbe’ due, a cui ho assistito e che lo hanno visto protagonista con la signora Franca a La Maddalena.
Il primo accadde mentre la coppia presidenziale passeggiava in Paese al ritorno dalla Santa Messa. Durante il tragitto di ritorno, si e’ avvicinata una signora con in braccio un bambino. La scorta l’ha subito fermata, ma il Presidente le si e’ avvicinato per salutarla e ringraziarla. Lei lo ha guardato fisso e poi, come se fosse la cosa piu’ naturale del mondo, gli ha chiesto di toccare il bambino perche’ non stava bene. Un attimo di sconcerto da parte di tutti, poi il Presidente le risponde con affetto: i miracoli li fanno le persone che mi circondano, mi sostengono e lavorano con me; io l’unico miracolo che riesco a fare e’ riuscire a camminare su questa terra ogni giorno, finche’ ne avro’ la forza… (non erano esattamente le stesse parole, ma quello che mi ricordo, anche se ho una buona memoria).
Il secondo episodio e’ successo in quella estate torrida, mi sembra nel 2002 o 2003, durante la quale anche a La Maddalena per mesi non e’ spirato un alito di vento ed il sole ha avuto gioco facile ad arroventare ogni singola roccia granitica, provocando l’effetto forno. Una sera siamo stati invitati a cena dalla coppia presidenziale, ed ovviamente eravamo tutti in abito scuro con cravatta. Io mi ero messo una camicia di buona marca, che ricordo avevo pagato un sacco di soldi proprio per un’occasione del genere. Nonostante la cena fosse all’aperto in giardino, faceva un caldo terribile, senza un filo d’aria e con il calore che sembrava saliva implacabile dalle profondita’ della terra. Ad un certo punto, non facendocela piu’, il Presidente Ciampi si alza, si toglie la giacca riponendola sullo schienale della sedia e si risiede. Ovviamente tutti noi maschietti ci siamo sentiti autorizzati a seguirlo ed abbiamo fatto la stessa cosa. Solo che ormai il danno era fatto e, chi piu’ chi meno, eravamo sudati fradici, con evidenti grandi macchie di bagnato sulla camicia. La signora Franca ci guarda tutti ed esclama rivolta a me,con una simpatia disarmante: “Comandante, non deve usare le camice di terital, che la fanno sudare…”. La mia camicia di fibra sintetica?!? Tutto il resto della serata sono stato a ridermi addosso ed ho amato ancora piu’ di quanto gia’ facessi quella coppia di gentili signori che, nonostante fossero al massimo vertice delle istituzioni italiane, dimostravano la loro schiettezza e semplicita’ di animo e di vita, come tutte le persone veramente per bene.
Ne ho tanti altri di ricordi di quei periodi, come la dritta che ho dato al volo, in barba a alla riservatezza imposta dai servizi di scorta, a te, Antonello, ed ad Andrea sull’arrivo di Benigni in visita al Presidente (ve lo ricordate?), e come anche la barzelletta che ho raccontato alla coppia sul significato del termine “lupo di mare”, mentre venivamo fotografati ed immortalati nell’attimo della risata al Circolo Ufficiali, foto che conservo in cornice per ricordarmi il piacere di quel momento e che vi mostro a compendio di questi ricordi alla rinfusa, scritti piu’ con il cuore che con la ragione, e che peccano forse per questo nel non seguire un filo logico.
Mi permetta in conclusione di rivolgermi a lei direttamente, Presidente Ciampi e so che mi ascoltera’ come ha sempre fatto allora: sono certo di dare voce a tutti gli uomini, che hanno lavorato con me, con sincera passione e dedizione assoluta, per coccolarla, vigilarla e farla stare bene durante le sue estati trascorse sull’Isola piu’ bella del mondo. Le abbiamo voluto bene allora ed ancora gliene vogliamo, e vorremmo tutti aiutarla in questo momento, affinche’ la terra le sia sempre soffice e lieve, signor Presidente…MVC-622Fpalopoli okpalopolipalopoli-biraghi1182003salutopalopoli1482003

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