Di Antonello Sagheddu –
‘Questo non è fare informazione’, ‘Questo è sciacallaggio’ ci scrive qualcuno per SMS. Questo qualcuno deve sapere che senza appartenere al Parco noi difendiamo l’ambiente e tutta la nostra storia, senza inventare nulla. Nel servizio di Cristian Cocco forse mancava qualche altro protagonista? E’ possibile. Non siamo certo noi informatori, leali e corretti, a dover cercare i protagonisti di questa vicenda, il servizio dell’amico Cocco era chiaro: a Caprera non si può toccare nulla. Vedere strappato l’elicriso, posidonia, barche appese a soffitti pericolosi o seggiolini cementati o bloccati su tetti e muri con viti enormi doveva essere impedito da chi dovrebbe proteggere l’ambiente. Molte foto mostrano inequivocabilmente mezzi, attrezzi e materiale vario di tre enti, pertanto oggi nessun può lamentarsi o dire di non saperne nulla, sono gli stessi ‘artisti’ che hanno pubblicato le foto che mancavano al nostro archivio.
Liberissimo ne ha parlato per settimane di questa vicenda, abbiamo anche proposto di recarci sul posto per rimediare al danno, perché di danno si tratta, ma non abbiamo ricevuto nessuna risposta in merito.
Abbiamo anche ricevuto offese, documentazione che abbiamo inviato all’ufficio stampa del Parco dove affermavano che il Parco era partecipe di tutto, come il Comune, ma non abbiamo RICEVUTO UN COMUNICATO DI SOLIDARIETA’ A LIBERISSIMO E A TUTTI I MADDALENINI (‘non capite nulla’ aveva scritto qualcuno da Milano), per quanto scritto.
Dal Parco avevano negato anche due gommoni agli studenti e professori delle scuole sarde, per poi rivedere il mezzo navale che trasportava gli ‘artisti’.
Caro Presidente, proprio da Liberissimo l’Ente ha ricevuto centinaia di segnalazioni, ci dovrebbe ringraziare pubblicamente per il lavoro che facciamo a costo ZERO.
Per coloro che non hanno visto il servizio alleghiamo il link: http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/videoextra.shtml?18288
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