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traghetto saremarCOMITATO CONTINUITA’ TERRITORIALE ISOLE MINORI DELLA SARDEGNA

Egregio Presidente,
nonostante le varie richieste di incontro inviate, ed a tutt’oggi prive di riscontro, con la presente Le richiedo un incontro urgente, o in alternativa un incontro pubblico da svolgersi a Carloforte, sulla vertenza Saremar.
Vertenza che rischia di precipitare, a causa delle decisioni prese dall’assessore Deiana, ormai solo contro tutti, ma fermo nel progetto di privatizzazione della Saremar nell’interesse dei Sardi!!!!!!!!
Peccato che noi come comitato, i sindacati, le parti sociali, la popolazione ed ora anche le amministrazioni comunali interessate siano tutti contrari al progetto dell’assessore Deiana.
Che dire poi dell’interrogazione parlamentare presentata dall’On. Vallascas, ed il 04 c.m. dell’interrogazione risoluzione presentata in parlamento dall’On. Pili.
Non le sembra sia venuto il momento di conoscere una sua opinione, possibile che non abbia voglia di far conoscere le sue idee i suoi progetti, quali possano essere i futuri sviluppi per questi territori e direi per tutta la Sardegna, sinceramente non condivido il suo immobilismo e i suoi silenzi.
Spero non saremmo costretti ad azioni eclatanti per poter avere la sua attenzione.
Resto pertanto in attesa di un suo cortese cenno di riscontro e porgo distinti saluti.

IL PRESIDENTE
PIERPAOLO BRUSCU

Cari Amici,
di seguito, quanto ho da poco inviato al Presidente Pigliaru via mail, in merito alla vertenza Saremar che credo possa da Voi essere condiviso. Un saluto caro.
Gianluigi

Esimio Presidente,

In virtu’ degli ultimi intendimenti della Regione Autonoma della Sardegna relativamente alla privatizzazione della societa’ Saremar, si constata con grande delusione e amarezza, che tutte le richieste avanzate in questi anni da parte delle Amministrazioni Locali, dalle Comunita’, dalle Organizzazioni Sindacali di categoria e in particolar modo dagli stessi marittimi, sono rimaste inascoltate.
Le esigenze manifestate, riguardano soprattutto la necessita’ di affidare la gestione della Saremar ad una societa’ con un pacchetto di maggioranza pubblico, sulle garanzie inerenti il mantenimento dell’attuale livello occupativo, e la tanto richiesta ed attesa rimodulazione del sistema tariffario con l’introduzione nell’attuale impianto dei “Residenti in Sardegna”.
Il dialogo fra le parti è una scelta imprescindibile, obbligata; senza dialogo e condivisione rimarrebbe la marginalizzazione dei nostri territori. Necessita un percorso che invece dovrebbe garantire alle stesse Comunita’ isolane un servizio adeguato a soddisfare le esigenze di mobilità dei cittadini, ed il rispetto degli obblighi di servizio pubblico al fine di garantire il dovuto principio di continuità territoriale e un livello sufficiente di servizi regolari di trasporto , in modo da rilanciare lo sviluppo economico e sociale delle stesse Comunita’.
Caro Presidente, I traghetti per tutti noi rappresentano la strada obbligata, e sono assolutamente determinanti per garantire alla stessa Comunita’ una esistenza piu’ serena e sicura, e per tanto sopra Le chiedo che venga rispettato :

Il principio della continuità territoriale e la domanda di mobilità dei cittadini delle isole minori che garantisce il soddisfacimento dei bisogni primari del cittadino (salute, istruzione, sicurezza e lavoro), nonché l’uguaglianza sostanziale di cui all’art. 3 della costituzione e del trattato di Amsterdam;
il riconoscimento dei trasporti marittimi locali per le Isole minori, alla stregua dei Trasporti Pubblici Locali (TPL), e come tali non soggetti a gara, in quanto non rispondenti alle ferree leggi del mercato, ove valgono e incidono aspetti di carattere meramente commerciale;
il mantenimento dell’attuale livello occupativo ed il riconoscimento dell’attuale assetto di corse, come “minimo garantito” , rigettando qualsiasi progetto di ridimensionamento;

il blocco del processo di privatizzazione della Società Saremar in quanto in contrasto con quanto stabilito dal 4° comma dell’art. 57 del DL nr. 112/2008 che cita : “in deroga a gli art. 10, 17 e 18 del decreto legislativo nr. 422 del 1997, e sussistendo comprovate esigenze economiche , sociali e ambientali, anche al fine di assicurare il rispetto del principio della continuità territoriale e la domanda di mobilità dei cittadini, le Regioni possono affidare, l’esercizio di servizi di cabotaggio a Società di capitale da esse interamente partecipate secondo le modalità stabilite dal diritto comunitario “;
che la Regione Autonoma della Sardegna, nella questione dei trasporti marittimi assuma un ruolo attivo dichiarando immediatamente la propria disponibilità a entrare nella proprietà e nella gestione della Società di navigazione Regionale Saremar, a fianco dello Stato e delle altre amministrazioni interessate, stanziando a tal fine risorse adeguate e il rigetto categorico alla svendita, sotto qualsiasi forma, della Saremar da parte della Regione Sardegna;

In conclusione, convinto che prevarra’ ragionevolezza e buon senso mi appello a Lei Caro Presidente, affinche’ metta in atto tutte le azioni necessarie per soddisfare le suddette legittime richieste al fine di garantire alle nostreComunità Isolane quanto dettato dalla Nostra Costituzione.

I piu’ deferenti ossequi

Gianluigi Mario PENCO

Il giorno 10 marzo 2015 15:41, Gianni Repetto ha scritto:
Con preghiera di massima divulgazione.


IL PRESIDENTE
Dott. Giambattista Repetto

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