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Galleria Puntare sul centro storico 27 LUGLIO 2005.

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lullia 1Oggi vi proponiamo alcuni articoli dell’amico Franco su Liberissimo.
Di Franco LULLIA

Nel 1999 la Confcommercio di La Maddalena aveva organizzato un convegno ‘Promozione ed animazione del centro urbano’ al quale aveva fatto la relazione introduttiva il dottor Ivano Ruscelli dell’Iscom dell’Emilia Romagna, un istituto specializzato nello studio e nell’elaborazione di esperienze innovative del commercio. Non un convegno di tipo accademico ma con finalità essenzialmente operative e propositive, per passare dalla cultura dei progetti e delle attuazione concrete. L’azione che si doveva svolgere era indirizzata verso interlocutori ben identificati: a) verso imprenditori per monitorare le problematiche più rilevanti e stabilire dei percorsi organizzativi e formativi. B) Verso l’amministrazione locale per stimolare la costituzione di organizzazioni promozionali pubblico-privati, elaborandone regolamenti e statuti, infatti doveva partire dal centro urbano il progetto per il rilancio economico delle piccole aziende commerciali, radicate nel nucleo storico della città, però era chiaro che il commercio da solo non poteva accollarsi il compito di tenere in vita il centro storico se poi venivano a mancare gli interventi di riqualificazione e i fondamentali servizi di supporto agli esecutivi, ai consumatori e alla stessa collettività. In fondo il concetto e la funzione del moderno centro commerciale sono insiti nella rete di negozi e servizi posizionato nel centro storico che deve ora misurarsi con i problemi di mobilità e di accesso di una collettività che si è trasferita in massa in periferia nelle nuove aree residenziali, puntare sul centro storico significa però rivalutare una serie di attrattori turistico-culturali di innegabile interesse. Le line del progetto erano:
A) Accessibilità e viabilità: parcheggi, percorsi, aree pedonali.
B) Ambiente e qualità urbana: aree pedonali e illuminazione— arredo.
C) Qualità e immagine dell’offerta.
D) Strategia di comunicazione e sistemi di fidelizzazione.

Per questo la confcommercio istituì il Consorzio degli operatori turistici commerciali e turistici dell’Arcipelago che divenne, in quegli anni, un valido interlocutore dell’Amministrazione comunale e portò avanti valide e apprezzate iniziative quali:
1) Partecipazione alla B.I.T. di Milano 1999-2000-2001-2002.
2) Partecipazione alla fiera di Cagliari Turisport 1999.
3) Partecipazione al salone nautico di Genova 2000.
4) Organizzazione della fiera patronale di Moneta 2000-2001.
5) Carnevale estivo 1999-2000-2001.
6) Ferragosto isolano con fuochi d’artificio 1999-2000.
7) Feste di Natale e Capodanno in Piazza 1999-2000.
8) Arredo urbano con vasi di ghisa in via Garibaldi.
9) Presepio francescano di statue in trachite (Opera dello scultore Montanari).
10) Acquisto di un palco modulare di 144 mq attrezzato di luci e mixer.
Questo è il bilancio dell’attività del consorzio in questi anni, poi non si è fatto più nulla perché gli operatori economici non possono da soli sostenere il peso finanziario di tutte le iniziative, senza il supporto dell’ente pubblico, ma soprattutto perché il comparto turistico e commerciale non ha creduto alla funzione del Consorzio e ha lasciato che per quattro anni una ventina di imprenditori si facessero carico di tutto quello che spetta a un intero intera comparto. Cosi vanno le cose nell’arcipelago maddalenino.

Da dove nasce questo ottimismo. 12 DICEMBRE 2003
Di Franco Lullia
Da dove nasce questo ottimismo? E’ difficile dare una risposta, forse si ha fiducia nell’operato dell’Amministrazione comunale, forse si spera che l’Ente Parco finalmente sia capace di operare nell’interesse della comunità, oppure è una magnifica illusione di clima natalizio e per la fine di questo difficile 2003? I commercianti, gli operatori turistici, gli artigiani, un po’ tutti ci troviamo presi in un vortice frenetico di attività causato dall’euforia delle feste, con la sensazione di buttare alle spalle un anno da dimenticare. Tutti noi sappiamo che cosi non è: il tempo scorre sempre uguale e le intenzioni che gli creiamo sono solo esigenze di calendario.
Però è bello ed affascinante questa magnifica auto-illusione che ci induce a “bruciare” un anno vecchio e a salutarne uno nuovo, sentendoci anche noi nuovi e rinati, ricaricati di nuove energie, fiduciosi nelle istituzioni, volutamente ciechi da non vedere che solo un secondo separare l’anno che viene da quello che và e poi tutto sarà come prima. Auguri a tutti quelli che vogliono continuare a credere nella magia di questi giorni, con lo spirito di rinascere come persone, come cittadini, come imprenditori.

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