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PULIZIA FONDALE, DI TUTTO E DI PIU’.

Quattro motociclette, una bici, oltre venti copertoni (dieci di camion), batterie d’auto e di camion, ferraglia di ogni genere, boe, piatti, bottiglie, sono solo una parte del bottino prelevato dal fondale in un raggio di 50 metri. Oltre ai ragazzi di Marina di Porto Massimo e Mario Ranedda a terra hanno dato il loro contributo Michela Aversano, Massimo Serra, Marco Orecchioni, Giuseppe Onorato e Pietro Loi. Per il prossimo futuro, in considerazione che c’è molto che Comune e Parco stanzino dei soldi per dedicare delle giornate di pulizia sui fondali del porto commerciale e turistico.

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