Attualità»

Galleria Protestano i residenti di Cala Chiesa e Barabò

fabio laiInterrogazione del consigliere comunale Fabio Lai sul rione Barabò – Cumuli di erbacce alti due metri – Protestano i residenti di Barabó e Cala Chiesa: LA MADDALENA – I residenti dei quartieri si riuniscono in comitato per protestare contro l’abbandono di cumuli di erbacce alti oltre due metri abbandonato da circa 5 mesi davanti alle case.

I cittadini si lamentano paure per la sicurezza.

Gli accumuli ormai secchi da mesi, infatti, aumentano sensibilmente il rischio di generare incendi. A raccogliere la protesta dei residenti delle zone coinvolte è stato l’ex vicesindaco Fabio Lai che ha depositato un’interrogazione con richiesta di risposta alla prima seduta utile del Consiglio Comunale, indirizzata al sindaco e all’assessore competente, come previsto dal Regolamento Comunale, per sapere se: non ritiene opportuno organizzare un’azione mirata al monitoraggio e presidio delle aree, a tutela delle zone abitate, limitatamente al tempo necessario per attuare la definitiva bonifica dei siti nonché per sapere le motivazioni per cui tali accumuli si trovano abbandonati da oltre 5 mesi. “Sono stato invitato ad un incontro organizzato dai residenti di zona – afferma Fabio Lai – nell’occasione ho preso l’impegno che avrei sollevato il problema per chiedere chiarimenti a chi di competenza. Non si può rimane indifferenti davanti all’accumulo di montagne di erbacce che incombono sulla sicurezza e sull’igiene pubblica dei cittadini e dei numerosi bambini che in quei campetti ci giocano. Non è una semplice situazione di incuria, gli accatastamenti sono alti oltre un metro e mezzo e potrebbero diventare covi per roditori ed insetti. Può capitare che dopo le operazioni di sfalcio – conclude Fabio Lai – i residui rimangano accatastati qualche giorno prima che vengano smaltiti ma 5 mesi sono davvero un’esagerazione, è opportuno capire di chi siamo le responsabilità“.

murticciola 1murticciola 2

© RIPRODUZIONE RISERVATA -

I commenti sono disabilitati

Non è possibile inviare un commento in questo articolo

Pubblicità