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Programma Gaetano Pedroni Sindaco.

Gaetano PEDRONI copiaAI CITTADINI DEL COMUNE DI LA MADDALENA

LA LISTA DEI CANDIDATI AL CONSIGLIO COMUNALE E LA COLLEGATA CANDIDATURA ALLA CARICA DI SINDACO CONTRADDISTINTA DAL SIMBOLO “LISTA CIVICA Il Vento che Cambia, Gaetano PEDRONI Candidato SINDACO” QUI DI SEGUITO ESPONGONO IL PROPRIO PROGRAMMA AMMINISTRATIVO PER IL QUINQUENNIO DI CARICA DEL COMUNE DI LA MADDALENA

E’ consuetudine che ogni lista infarcisca di luoghi comuni il proprio programma elettorale, promettendo tutto a tutti e a tamburo battente, per poi abbandonare ogni 5 anni i cittadini nel massimo scoramento. Noi intendiamo cambiare registro. Partiamo dal concetto di base che senza soldi non si può cantare messa e che se anche i soldi ci fossero, non sono tempi in cui si possano programmare spese in maniera troppo disinvolta.
Quella che qui si delinea è la prospettiva di una Comunità che non si rassegna a rispondere alle incertezze e alle precarietà della crisi globale in cui si è precipitati, dopo la partenza degli americani, dopo il depotenziamento della Base Militare

Italiana, dopo il trasferimento del G8 all’Aquila e l’abbandono delle strutture alberghiere, la crisi dei trasporti e quella insostenibile del commercio.
Una comunità che si rispetti, tuttavia, sa di non potersi chiudere in atteggiamenti sterilmente difensivi, né di irritanti rivendicazioni urlate, ma senza costrutto, come se dovesse ottenere risposte favorevoli solo chi alza la voce fuori luogo e non già chi è sorretto dalla forza della ragione e da argomentazioni logiche e per nulla visionarie.
Le nostre proposte partono dalla consapevolezza che la vita, in quest’isola, da sempre sotto tutela, esige una nuova cultura, intesa come consapevolezza di ciò che realmente possediamo e quindi dei mezzi a nostra disposizione per sfruttare al meglio tali risorse. Se ci capiamo su questa premessa, i problemi che oggi ci sembrano insuperabili avranno una giusta soluzione.
Dobbiamo dunque rinunciare ai sogni? No! Ma dobbiamo credere, prima, fermamente in noi stessi, nei nostri mezzi e nelle nostre legittime aspirazioni. I sogni tendenzialmente aiutano e motivano, ma occorre tenere ben presente che i tempi sono brutti per tutti, indistintamente. Noi, oggi, possiamo ripartire, nonostante gli errori di chi ci ha preceduto, con una situazione di base privilegiata: abbiamo le bellezze ambientali che tutti ancora ci invidiano e che tutto il circondario smeraldino, sfrutta, addirittura meglio di noi.
Abbiamo mestiere e intelligenza, una società sana e capace di impegnarsi per riconquistare il diritto ad un futuro sereno per sé e per le generazioni future. Cosa privilegiare, allora, in un programma elettorale? Sparate pirotecniche? Promesse senza senso? Chimere che svaniscono il giorno dopo il risultato elettorale? No, amici: sogni di questo tipo si tramuterebbero presto in incubi e poi in rassegnazione. Noi vogliamo tenere i piedi saldamente per terra, perché sappiamo ciò che è possibile conquistare o realizzare con le nostre sole forze. Questi, oggi, sono i nostri soli sogni: ottenere tutti i risultati che sono alla nostra portata, nessuno escluso.

Decoro e Riassetto Urbano
Un territorio come il nostro, che possiede un enorme potenziale di sviluppo turistico, non può essere abbandonato in uno stato di trascuratezza e degrado; inoltre, vivere in una città pulita e decorosa è un’esigenza primaria di tutta la comunità residente.

Il nostro obiettivo è quello di portare alla luce tutto il magnifico splendore della nostra isola mediante costanti interventi di pulizia, bonifica e manutenzione volti a migliorarne la fruibilità, l’estetica e la viabilità. Il carico veicolare dovrà essere riequilibrato per favorire migliori condizioni di transito, decongestionando il centro storico. Attueremo un piano per il ripristino del manto stradale , per l’aggiornamento della toponomastica e della segnaletica e per la pulizia di strade e canali.
Promuoveremo le iniziative dei cittadini e dei commercianti che vorranno investire sull’estetica di abitazioni , locali e attività commerciali. Un patto tra l’Amministrazione e i Cittadini, un rilancio del senso di appartenenza che coinvolga tutti in un comune impegno a cercare le soluzioni per restituire alla città quella bellezza che è fatta di buoni comportamenti e di gesti anche semplici, di chi adorna un balcone con dei fiori o di chi ripulisce un pezzo di verde pubblico che ha sotto casa. Ci vuole l’impegno di tutti. Noi presteremo moltissima attenzione al tema del decoro urbano e dell’ambiente mettendo in campo azioni di premialità.
Un altro tema cruciale è quello della manutenzione e del restauro di quei siti che, sempre più spesso, appaiono agli occhi dei cittadini come sintomo evidente di trascuratezza e di indifferenza da parte degli amministratori.
Il Civico Mercato è un edificio storico della nostra città. E’ necessario sottoporlo ad una riqualificazione strutturale e commerciale perché torni ad essere un centro vitale della comunità.
Un nervo scoperto della viabilità è certamente la carenza di un piano di parcheggi corrispondente alle reali esigenze dei cittadini. Esistono aree, adiacenti Cala Gavetta, che potrebbero essere adibite alla realizzazione di posti auto. La gestione di questi servizi potrebbe essere affidata a cooperative giovanili generando nuova occupazione.
Il quartiere di Murticciola, merita una particolare attenzione: la struttura sportiva e l’area di svago dei bambini deve essere risanata e resa sicura per consentirne l’utilizzo in piena tranquillità.

Per andare incontro agli amanti delle passeggiate in bicicletta realizzeremo percorsi ciclabili e installeremo rastrelliere porta bici. Metteremo in atto una politica improntata al risparmio energetico attraverso un’attenta analisi degli impianti di gestione comunale con il potenziamento di impianti fotovoltaici e termici solari.
Realizzeremo un’ imponente campagna pubblicitaria che coprirà capillarmente tutta la Sardegna rilanciando e promuovendo l’immagine del nostro incantevole arcipelago. Con il medesimo fine, non mancheremo di partecipare a fiere e manifestazioni: occasioni particolarmente proficue per far conoscere il nostro territorio.
Viviamo nell’isola più bella del mondo e non ne riconosciamo le straordinarie qualità: dobbiamo amare di più il nostro territorio, salvaguardandolo da comportamenti incivili e prestando maggiore attenzione ai servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Infatti, nonostante il capitolato d’appalto sia notevolmente cresciuto – e le tasche dei cittadini ne abbiamo risentito molto con una Tares rincarata-, è palpabile un diffuso senso di insoddisfazione nella comunità rispetto alla qualità del servizio di raccolta che deve essere più assiduo e attento.

Arsenale e Beni Demaniali : non c’è un minuto da perdere.
Le bonifiche, insieme alla complicata procedura di risoluzione della convenzione tra Stato e Mita Resort, non possono essere di ostacolo alla immediata fruibilità del sito. Noi proponiamo di conferire un’ accelerazione alla situazione dell’ex Arsenale attraverso la richiesta alla Regione Sardegna, nella quale godiamo dell’appoggio di referenti politici amici , di supportarci senza indugio per l’avvio immediato della Nautica e per mettere a regime l’intera struttura con la partecipazione di privati che vogliano investire in un progetto di sviluppo che coniughi la nautica e i servizi. In questo progetto punteremo all’avvio di processi formativi per nuova occupazione primariamente locale: i nostri disoccupati devono poter avere delle opportunità di lavoro dentro quella struttura. L’ex Arsenale deve essere di libero accesso ai cittadini e non più una realtà chiusa, a sé stante. Moneta, zona di espansione della Città e

porta per Caprera, deve riacquistare la centralità di borgo storico collegato senza ostacoli alla fruizione libera del porto dell’ex Arsenale.
Il vastissimo patrimonio rappresentato da ex batterie militari e beni demaniali inutilizzati, possiede un enorme potenziale di sviluppo economico e turistico. Tale
patrimonio deve essere, dapprima inserito in un piano di recupero – attraverso un lavoro congiunto di programmazione degli Uffici Tecnici dell’apparato comunale e dell’Ente Parco – che permetterebbe, nell’immediato, l’apertura di cantieri di lavoro che fornirebbero una concreta opportunità occupazionale e, in seconda battuta, dovranno essere stabilite delle destinazioni d’uso che consentano di sviluppare turismo ed economia.
Un discorso analogo deve farsi per l’ex Club Med. Non è tollerabile che le Istituzioni si siano fatte scappare un’opportunità come quella rappresentata dalla presenza di una società internazionale stabile in quest’isola da più di cinquant’anni. Ne è derivato un danno economico e sociale enorme, con la beffa di assistere impotenti al declino di tutte le prospettive e le infrastrutture esistenti. La Regione Sardegna verrà interpellata e coinvolta direttamente per trovare una soluzione immediata che potrebbe prevedere, ad esempio, la ricerca di una società alla quale offrire garanzie per gli investimenti a fronte di opportunità lavorative per i nostri disoccupati e dell’affidamento di forniture e servizi alle imprese locali.
Occupazione e Formazione professionale
Alla base dell’azione amministrativa che si porterà avanti nei prossimi cinque anni dovranno esserci le politiche atte al contrasto del gravissimo problema occupazionale, articolate in spazi temporali ben precisi:
– Di breve termine (primo/secondo anno)
– Di medio termine (terzo/quinto anno)
– Di lungo termine (oltre il quinto anno)
Precisando che le Amministrazioni Comunali non creano direttamente occupazione, se non in misura minima, ma determinano le condizioni affinché vi sia un

incremento delle offerte di lavoro, ci proponiamo di valutare ogni atto amministrativo alla luce di questo fattore.
Pensiamo che il binomio occupazione/formazione professionale sia indissolubile, ecco perché vogliamo attivare un circuito di formazione professionale che si sviluppi tra il pubblico ed il privato al fine di colmare le lacune del passato, specialmente in relazione ad alcuni mestieri tipicamente improntati verso il turismo.
Il problema presenta diverse sfaccettature:
la prima è di carattere sociologico: i giovani o non sono abbastanza istruiti sul piano professionale, o hanno proseguito gli studi acquisendo una professionalità che non trova sbocchi a La Maddalena;
la seconda è relativa al vuoto formativo di almeno venti o trenta anni conseguente alla chiusura dell’Arsenale Militare che non ha permesso la normale continuità di saperi necessaria a mantenere un’accettabile livello di occupazione;
la terza riguarda una cronica lontananza dal mondo del lavoro di quei soggetti non più giovanissimi che non ha permesso loro di aggiornarsi sulle professioni o sui sistemi di lavoro;
la quarta, e più importante, è quella relativa al cambiamento degli asset lavorativi da cui consegue un mutamento dei mestieri (ad esempio lo sviluppo turistico – di cui si auspica un’evoluzione – o il diporto e la cantieristica navale che oggi si avvale di nuovi materiali e nuove tecnologie sempre più complesse);
Il “piano di formazione professionale comunale” dovrà attuarsi mediante corsi da tenersi preferibilmente a La Maddalena o nelle immediate vicinanze, prevedendo anche forme di rimborso per quelli a titolo oneroso o fuori sede. Questo perché è innegabile che a La Maddalena ci sia un problema di formazione professionale. I dati confermano una forte spinta all’emigrazione da parte di giovani e meno giovani poiché, oltre all’assenza di lavoro, si risente anche della mancanza di attitudine a svolgere determinati mestieri.

Sistemi portuali e diporto
Ogni maddalenino ha con il mare un rapporto speciale e meraviglioso. Il mare fa parte delle nostre vite come costante imprescindibile e multiforme: è un’oasi di pace e di serenità per alcuni, una fonte di sostentamento per altri, ma è anche l’elemento di tramite che permette collegamenti e scambi.
Un punto focale del nostro impegno sarà quello di sviluppare le potenzialità che quest’isola già possiede come caratteristiche intrinseche , mediante interventi specifici e concreti.
Riteniamo opportuno implementare il porto nell’area dell’ex Arsenale in modo da renderlo funzionale alle attività di diporto e all’approdo di grandi imbarcazioni. Una significativa opportunità di sviluppo turistico ed economico per la nostra città è sicuramente rappresentata dalla possibilità di approdo per navi da crociera e maxi-yacht . E’ quindi necessario seguire l’esempio di altre località turistiche che, penalizzate dal decreto Clini-Passera, hanno ottenuto una deroga. Inserire La Maddalena nelle rotte delle crociere darebbe lustro internazionale alla nostra isola e rappresenterebbe un efficace ritorno economico. Ne gioverebbero: i nostri commercianti -stritolati nella morsa della crisi -, i nostri disoccupati – ai quali si aprirebbero nuove opportunità d’impiego – e la collettività tutta per lo scambio culturale che ne deriverebbe attraverso flussi di turismo costanti .
E’ anche necessaria la realizzazione di un fronte-mare per sbloccare una situazione che è statica ed improduttiva da troppo tempo. Intendiamo sviluppare un progetto che risponda in maniera realistica ed adeguata alle esigenze di un’isola come la nostra. L’esito di tale intervento andrà a beneficio di tutti i cittadini incrementando significativamente le possibilità di lavoro e sarà nostra cura realizzare un progetto fruibile a tutti con particolare sensibilità verso le categorie sociali più svantaggiate.
Immaginiamo la costituzione di un polo nautico che concentri tutta la nautica da diporto del nord-est Sardegna aprendo una finestra con la Costa Smeralda e avviando una concreta e reciproca collaborazione con Porto Cervo e il suo Yacht Club.

E’ inoltre indispensabile riorganizzare le aree portuali esistenti, come la nostra bellissima Cala Gavetta, potenziandone i servizi ed ottimizzando il numero dei posti barca disponibili, in modo che si presenti come la vetrina del nostro centro storico. Il rilancio dell’intera area di Cala Gavetta dovrà passare necessariamente attraverso un’ampia riqualificazione mediante l’utilizzo delle banchine oggi destinate alle forze dell’ordine. Infatti, seguendo il principio della reciproca collaborazione tra amministrazioni pubbliche di concerto con tutte le forze militari interessate, avanzeremo la proposta di concentrare le imbarcazioni militari nell’esclusivo comparto dei moli in uso al Ministero della Difesa. Questa operazione consentirebbe di incrementare le potenzialità del porto, attualmente sottodimensionato, e soprattutto gli introiti nelle casse comunali da destinare a nuovi investimenti. I locali del Comando saranno convertiti in un Centro Servizi Portuali, così come era programmato in origine.

Ma la nostra attenzione si rivolge anche alle difficoltà delle associazioni da diporto , le cui posizioni devono essere regolarizzate e che devono essere sollevate dall’ingiusto onere della tassa sui rifiuti che rappresenta per i residenti una doppia imposizione tributaria.
Un’ altra categoria di lavoratori, che attraversa un momento problematico e di grande angustia, è quella dei pescatori professionisti con cui è fondamentale intavolare un dialogo per studiare insieme delle soluzioni volte a migliorarne le condizioni lavorative.
Infine, per quanto concerne le isole minori, urge ripensare le modalità di fruizione studiando, in sinergica collaborazione con l’Ente Parco, percorsi alternativi e soluzioni atte a garantire la salvaguardia dell’ambiente e delle realtà occupazionali che ne derivano.

Pianificazione del Territorio e Parco Nazionale.
Un altro tema fondamentale per lo sviluppo del territorio è, prima di tutto, poterne disporre interamente. Di fatto oggi, la presenza del Parco Nazionale genera qualche complicazione in più rispetto ad altri territori equivalenti per numero di abitanti. Noi riteniamo che il Parco sia una risorsa e non pensiamo di mettere in atto una politica di avversione all’Ente, ma crediamo fermamente che debba essere avanzata, in accordo e con la condivisione dello stesso Presidente del Parco, la richiesta di nuova perimetrazione del territorio dell’Ente Parco, escludendo dalla competenza dello stesso l’isola madre e l’isola di Santo Stefano che si prestano ad essere collegate, attraverso un’infrastruttura fissa, così come furono collegate con lungimiranza La Maddalena e Caprera. Questa operazione offrirà nuove prospettive di sviluppo e di pianificazione della nostra città. La grave depressione economica che ha colpito il Paese negli ultimi anni ha avuto ingenti ripercussioni sulle risorse da destinarsi agli Enti Locali, i quali si sono visti costretti ad aumentare le imposte locali e le tariffe dei servizi al cittadino e a ricorrere all’indebitamento. Tali soluzioni gravano direttamente sulle tasche dei cittadini e sul bilancio delle amministrazioni locali. Esiste, però, un’opportunità per gli Enti Locali di ottenere finanziamenti per la realizzazione di opere pubbliche senza oneri finanziari per la pubblica amministrazione attraverso il Project Financing. Gli ambiti di applicazione di questo innovativo strumento finanziario sono molteplici, tuttavia, è possibile individuare due macro-categorie : Lavori pubblici e di pubblica utilità; Servizi di pubblica utilità. Noi intendiamo avvalerci di questo valido strumento di finanziamento per reperire larga parte delle risorse di cui necessitiamo per sviluppare i nostri progetti. Per quanto riguarda l’adeguamento del Piano Urbanistico Comunale al Piano Paesaggistico Regionale, riteniamo fondamentale una nuova norma paesaggistica di ambito unico delle isole minori, che tenga conto della specificità del nostro territorio: un’isola, un fazzoletto di terra che non può essere assoggettato a norme troppo restrittive sotto il profilo della pianificazione. Questo non vuol dire “cementificazione selvaggia”, ma sistemi intelligenti che contemperino la tutela del territorio e lo sviluppo del turismo. La nostra amministrazione si occuperà di uniformare l’Isola di Caprera – che ha una superficie di 1600 ettari – alla realtà regionale, nella quale esistono cantieri forestali che presentano un rapporto

variabile tra gli 11 ed i 50 ettari per unità lavorativa. Ciò significa che a Caprera potrebbero essere impiegati stabilmente circa 50 lavoratori forestali che darebbero un apporto significativo in relazione alla preservazione dei luoghi e alla vigilanza antincendio, specialmente nel periodo estivo.

Sanità
La nostra comunità poggia su una realtà territoriale di assoluta peculiarità: una piccola isola le cui esigenze devono essere considerate con un’attenzione particolare soprattutto in relazione alla possibilità di accesso alle strutture ed ai servizi sanitari.
Il nostro ospedale rappresenta il centro nevralgico della comunità: è il posto in cui veniamo al mondo e quello in cui veniamo assistiti nel corso della nostra vita e durante i nostri ultimi momenti. Quei reparti raccontano le nostre storie , le nostre battaglie più intime e delicate. L’ospedale è il luogo in cui ci sentiamo sicuri nei frangenti più difficili della nostra esistenza.
Da un punto di vista più pragmatico, riteniamo irrinunciabile il mantenimento di una struttura ospedaliera in un territorio che , di fatto, nelle tempistiche non può garantire un collegamento celere con le principali strutture dell’isola madre.
Le condizioni del nostro ospedale e dei servizi sanitari in generale, ad oggi risultano inadeguati in rapporto al bisogno di sanità della nostra popolazione: numerosi sono gli interventi da realizzare e le soluzioni devono connotarsi in un sistema efficace e funzionale. È chiaro che sia indispensabile un potenziamento strutturale ed organico. Non è sufficiente una bella copertina per fare di un libro un best-seller quando all’interno del nostro ospedale le carenze si ripercuotono sul personale e sui pazienti.
È nostra intenzione rilanciare e riqualificare l’ospedale con un progetto che lo uniformi ad i più alti standard strutturali tramite l’ammodernamento dei reparti e dei macchinari di cui necessitano . Ciò significa offrire una risposta sanitaria coerente con la reale domanda della popolazione , in funzione delle sue sempre più complesse problematiche.

Inoltre, le donne del gruppo “Il Vento che Cambia” si sentono profondamente ferite nella loro sensibilità al pensiero che potrebbe venire a mancare il punto nascite di La Maddalena. È svilente l’idea che potrebbero non nascere più bambini maddalenini e che i nostri figli vengano alla luce nel disagio di un ricovero lontano da casa che obbliga le famiglie a spostarsi, con il peso emotivo, psicologico ed economico che ne deriva.
Non accettiamo un Presidio Ospedaliero unico con Olbia e Tempio, non per campanilismo, ma per il tratto di mare che ci distanzia dalla terraferma e che rappresenta una differenza oggettiva e reale.
Richiamandoci alla definizione di salute elaborata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, la salute per noi, non si configura solo come la mera assenza di malattia, ma si presenta come uno stato di benessere psicologico e sociale che noi, vogliamo garantire alla nostra comunità.

Politiche sociali

Un comune che si occupa in maniera superficiale e poco equa dei suoi cittadini più bisognosi non fornisce un buon esempio di civiltà e di sensibilità.
E’ innegabile che stiamo vivendo un periodo di grave crisi economica, ma che a pagarla siano i più deboli è un modello sociale per noi inaccettabile.
Impegnare le nostre risorse per migliorare la qualità della vita delle persone e delle famiglie più svantaggiate significa restituire loro non solo la dignità , ma anche un ruolo attivo all’interno della comunità.
Gli anziani, i bambini, gli indigenti, i disoccupati e i disabili non sono inutili pesi che gravano sulla società: sono persone che hanno volontà e capacità ed alle quali è doveroso fornire gli strumenti più appropriati perché possano apportare il loro contributo nella comunità di cui sono parte integrante.
Si tratta di un discorso complesso e articolato che coinvolge più realtà e , di conseguenza , più esigenze che necessitano interventi accorti e mirati. Il nostro è un

piano realistico di riorganizzazione e di sviluppo delle politiche sociali avente come fulcro criteri di equità, diritto e garanzia.
La delicatezza della materia in questione comporta , da parte nostra , il voler portare a compimento, con cura e serietà, un progetto assolutamente prioritario di riqualificazione e potenziamento dell’assistenza e dei servizi sociali, promuovendo un’azione che risponda in modo consono alle diverse necessità.
Altro tema cruciale è quello che riguarda i nostri ragazzi, pieni di slancio creativo, di aspirazioni e di speranze, che vengono sistematicamente ignorati e mortificati. Le politiche sociali devono occuparsi del mondo dei giovani che vanno inclusi in un moderno modello di sviluppo. Per conoscere a fondo le loro reali esigenze occorrerà intavolare un dialogo aperto ed un confronto costante ed è certamente opportuno creare dei centri e degli spazi d’incontro e di aggregazione. Ognuno dei nostri ragazzi ha capacità , talento ed inclinazioni , a noi spetta solamente il compito di fornire loro i mezzi e gli strumenti più appropriati per svilupparli. Ci impegneremo , inoltre, a fornire loro una struttura adeguatamente attrezzata ove dare libero sfogo alla loro natura meravigliosamente chiassosa , caotica e rumorosa. Per il mondo adolescenziale, che richiede una specifica attenzione a causa delle devianze della società, intendiamo dedicare un osservatorio che eserciti funzioni di supporto e di aiuto alle famiglie, soprattutto al delinearsi di particolari comportamenti. Si cercherà di sviluppare un nuovo modello delle politiche sociali, argomento interrotto in questi ultimi anni. Il servizio, diventato oggi ancor più importante e delicato, dovrà articolarsi andando verso le persone e le loro esigenze. Tale modello sarà calibrato secondo un criterio di inclusione e non più di sola sussidiarietà. Ad esempio potremmo rendere partecipi di alcune attività di manutenzione quei disoccupati che accedono alle varie linee di sussidio, attivando una collaborazione con il servizio manutenzioni dell’area tecnica del comune. Le Politiche Sociali dovranno camminare in totale sinergia con tutte le associazioni di volontariato, spina dorsale di un sistema che merita il recupero e il riconoscimento da parte delle Istituzioni locali. Abbiamo in mente di rivoluzionare il modello di servizio di assistenza agli anziani, che può essere affidato a cooperative costituite da personale qualificato, in grado di fornire un’assistenza mirata e discreta, fatta di gesti quotidiani (fare la spesa, cucinare, ecc.), che accompagna e fa sentire meno soli.

meno soli. Un modello di servizi sociali comunale diverso, fatto più dentro le case e meno dentro il palazzo.

Sport
È ormai noto che lo sport rivesta un ruolo importantissimo nella società. Le attività ludiche e ricreative, agonistiche e non , favoriscono infatti , lo sviluppo socio-economico di una comunità e producono rilevanti benefici sulla salute di chi le pratica.
Negli ultimi decenni sono stati condotti numerosissimi studi che hanno evidenziato come lo sport incida sulle condizioni di salute sia fisica che psichica della persona , migliorandone la qualità della vita. A tal proposito, il Ministero della Salute ed il Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute

concordano sugli effetti positivi che l’attività fisica produce, consigliandone la pratica ad ogni età. L’evidenza scientifica dimostra che lo sport riduce il rischio d’insorgenza di molte malattie e di parecchi disturbi e contrasta efficacemente i sintomi di stress, ansia e depressione.
È opportuno, inoltre, menzionare il giovamento che lo sport produce praticato in età infantile e adolescenziale favorendo la socializzazione, sviluppando la capacità d’integrazione, incrementando l’autostima ed il livello di soddisfazione personale. I bambini ed i ragazzi imparano a relazionarsi in modo corretto e rispettoso verso gli altri, sviluppano delle abilità che permettono loro di migliorare la capacità decisionale e di gestire situazioni stressanti. Praticare sport previene, infine, atteggiamenti violenti e aggressività favorendo l’equilibrio psicologico, infondendo fiducia in se stessi e verso il prossimo e sviluppando la propria autonomia.
A La Maddalena esistono circa trenta società sportive che svolgono le proprie attività con fervente passione ed immensa dedizione , rivestendo un ruolo di grande rilievo sociale ed economico per la nostra comunità meritando , per questo,

ammirazione e gratitudine , anche perché spesso operano in strutture inadeguate , obsolete e fatiscenti.
Non possiamo ignorare il disagio che si trovano ad affrontare le società e le associazioni sportive isolane che devono essere supportate, tutelate e poste nella

condizione di poter svolgere le proprie attività al meglio e in assoluta sicurezza. Emerge dunque la necessità di fornire loro strutture ed impianti adeguati, conformando lo sforzo politico alle esigenze sportive con un impegno attento e costante all’ascolto ed al dialogo con tutti coloro che si adoperano per la realizzazione di un progetto sportivo. È opportuno individuare , di concerto con tutte le associazioni e le società sportive , gli interventi necessari che garantiscano la tutela e lo sviluppo delle attività fisiche a tutti i livelli, facendo nostri i loro obiettivi.

Trasporti
Un tema fondamentale per la vita di questa comunità è sicuramente quello del collegamento marittimo La Maddalena – Palau.
La prima cosa da fare per affrontare una battaglia unitaria è ripristinare lo smarrito rapporto di solidarietà tra i lavoratori marittimi ed i cittadini. Lo schieramento infatti genera conflittualità, laddove invece è indispensabile l’aggregazione. Siamo convinti che la battaglia debba essere condotta tutti insieme per il bene della comunità e non debba essere una lotta di soli lavoratori marittimi. Attualmente l’affiancamento del servizio privato a quello pubblico rafforza il sistema di collegamento ed il livello occupazionale che ne deriva rappresenta una buona parte dei lavoratori marittimi maddalenini.
Il servizio di collegamento è per la collettività non solo una necessità irrinunciabile legata al lavoro ed alla sicurezza della popolazione, ma anche il tramite per farci sentire meno isolati e per far conoscere la nostra cultura al resto del mondo. Il servizio pubblico sia a gestione pubblica che privata deve essere quindi, riqualificato

e potenziato adottando una politica di rinnovamento con l’ausilio di mezzi che garantiscano la sicurezza della navigazione con qualsiasi condizione meteorologica e la qualità dei comfort in funzione delle esigenze legate alla salute dei cittadini e allo sviluppo turistico ed economico della nostra isola.
Pensiamo, inoltre, che il servizio di trasporto offerto dalla SAREMAR debba essere un servizio pubblico o con funzione di controllo pubblico a garanzia della corretta applicazione di quei requisiti che per noi sono essenziali:
• il mantenimento dei posti di lavoro esistenti;

• una frequenza di corse non inferiore al numero attualmente garantito;
• l’applicazione di un assetto tariffario più equo per tutti i cittadini residenti in Sardegna e meno gravoso per i non residenti, anche attraverso l’eliminazione del sovrapprezzo per il bunkeraggio che riteniamo un prelievo profondamente ingiusto.

Il servizio pubblico di linea, svolto dai bus, deve essere potenziato, migliorando l’offerta nel periodo invernale per i nostri concittadini e nel periodo estivo affinché i nostri ospiti possano percorrere il territorio e raggiungere le destinazioni sia museali che balneari senza difficoltà e con tutti i comfort che una città che ambisce a offrire un servizio eccellente deve avere.

Cultura e Cittadella Culturale

Si parla, per intenderci, di tutti gli ambienti compresi all’interno delle mura perimetrali dell’ex Artiglieria, in via Regina Margherita. Lì dentro possono convergere, accanto alla Biblioteca Comunale, che sta già lavorando da tempo molto bene, il Museo Navale Lamboglia, il Museo delle Divise Militari il Museo Fotografico – Archeologico e laboratori di musica, pittura, scultura, teatro, ecc. La struttura idonea ad ospitare il Museo Lamboglia è l’edificio Comando dell’ex Artiglieria, dove era ospitato l’Istituto Magistrali e quindi il Liceo Sociopsicopedagogico e il Linguistico, ora accorpati al Liceo Scientifico in regione Lignatoria.

In ambienti collaterali, sempre all’interno delle mura dell’ex Artiglieria, scarsamente considerati prima di oggi, potrebbero essere ospitati i gruppi culturali locali che intendono e sono in grado di avviare laboratori musicali, di pittura, di scultura, di teatro ecc. col duplice scopo di creare sani interessi nei i più giovani e, ad un tempo, dare vita all’intera struttura. Il Museo delle Divise dovrà trovare la giusta collocazione nel fortino Comando del 1793, di S. Andrea (ex Carceri)
L’area dove un tempo si tenevano le lezioni di educazione fisica all’aperto, oggi adibita esclusivamente a parcheggio, può essere notevolmente migliorata, creando un ampio, ordinato e protetto parcheggio sotterraneo, e ristabilendo lo spiazzo superiore per accogliere manifestazioni estive. Tali interventi avrebbero il triplice vantaggio di creare posti di lavoro, richiamare turisti tutto l’anno e “bonificare” l’ambiente dalle scorribande notturne.
Tutte queste strutture (fatta eccezione per la biblioteca comunale che è già dotata del proprio personale) potranno essere affidate in gestione ad una o più cooperative giovanili, che si dovranno impegnare, nel loro stesso interesse, a pubblicizzarle sul web. Le scolaresche isolane, del circondario gallurese e dell’intera Regione garantiranno (cosa che già facevano per il Lamboglia) continue visite nel periodo invernale e primaverile.
Detto che, se vinceremo le elezioni, questo progetto vedrà concentrata da subito l’Amministrazione Comunale per la sua realizzazione, indichiamo ora tutte le attività culturali che faranno sistema con la Cittadella:
1) il teatro e i laboratori teatrali della fortezza Colmi, con la possibile creazione di un festival del Teatro Mediterraneo;
2) L’università estiva,campus da organizzare in collaborazione con l’Università di Sassari;
3) Il Cinema-Teatro dell’Opera Pia, su cui, però, dovrà essere valutato lo stato dei lavori e dei finanziamenti;

Confidiamo nella qualità della nostra offerta culturale per rilanciare anche un certo tipo internazionale di turismo, grazie ai rapporti che le varie Università europee, e non solo, hanno fra loro.

La scuola che vogliamo
La scuola è lo strumento fondamentale per la formazione del cittadino come soggetto cosciente dei propri diritti, dei doveri civici e di relazione sociale. L’ambito comunale si deve occupare di un progetto formativo che permetta di collegare i cicli di vita – dal bambino all’adolescente al giovane adulto – in un processo di maturazione del cittadino. Il nostro progetto prevede: l’attenzione per le infrastrutture e gli ambienti scolastici che devono essere sicuri e vivibili; il sostegno alle famiglie nella relazione con la scuola; la programmazione di percorsi di formazione che rispondano efficacemente alla sempre crescente domanda di istruzione e che si rivolgano anche ai cittadini stranieri che prestano attività lavorative nel nostro territorio comunale.
Servizio Idrico
Uno dei nostri principali obiettivi è quello di promuovere con il Gestore Unico dell’ATO Sardegna un’iniziativa volta a sanare il conflitto sociale che si è generato a seguito di una discutibile gestione del servizio idrico. E’ infatti diffuso tra gli utenti un senso di vessazione per i costi troppo elevati a fronte della scarsa qualità e della frequente variabilità della potabilità dell’acqua ed all’estrema difficoltà d’interlocuzione con la società Abbanoa.
Riteniamo indispensabili:
• La realizzazione di tutti gli interventi sulla rete idrica necessari a garantire la potabilità dell’acqua e ad eliminare le perdite;
• La presenza di un ufficio di Abbanoa a La Maddalena, aperto tutta la settimana e dotato di personale in grado di rispondere efficacemente alle esigenze dei cittadini;
• L’emissione di bollette comprensibili ed a cadenza bimestrale.

Marina Militare Italiana
Le Scuole Sottufficiali e il Comando Zona Fari sono due importanti realtà storiche presenti nel territorio. E’ nostra opinione che il rapporto con la Marina Militare possa essere imperniato sulla reciproca collaborazione e sul sincero dialogo nel legittimo rispetto dei ruoli. La politica della contrapposizione non serve. Le nostre proposte saranno concrete e scevre da condizionamenti di profilo ideologico.

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