In una sala consiliare particolarmente gremita si è svolta, venerdì scorso, la presentazione del libro ‘Il mare racconta. Storie di vita marinara’ scritto da Vincenzo Del Giudice. Una serie di racconti, aneddoti, biografie, ricordi personali, studi sulle tecniche di pesca. Questo è in sintesi la nuova fatica di Del Giudice che non è nuovo a questo tipo di saggistica tutta incentrata sulla vita dell’Isola nei tempi andati. Da ricordare infatti ‘Come eravamo’ (2004); ‘Ricordi’ (2009); ‘Agghju domandato una grazia a Trinita’ (2010) incentrati, i primi due, sul mondo della scuola, e il secondo sulla tradizione popolare di devozione alla Madonna Della Trinita. Venerdì pomeriggio la presentazione è stata guidata dal giornalista Francesco Nardini, che ha brevemente ricordato a grandi linee la storia della pesca sulle Isole a partire dall’inizio del secolo XIX sino alla metà del secolo scorso, quando la pesca a remi e a vela fu sostituita dalla barca a motore, chiudendo così un’epoca ‘mitica’. Al tavolo degli ospiti si trovavano Marco Chiamante, amico dell’autore e figlio di maddalenini; Pasquale Del Giudice, fratello di Vincenzo; Aldo Pireddu, presidente dell’associazione Pro Loco che ha voluto sponsorizzare l’edizione; l’assessore alla cultura Gian Vincenzo Belli; Vincenzo Del Giudice; Pasquale Boccia, sindaco di Rocca di Papa; Don Domenico Degortes. Ognuno degli ospiti ha potuto prendere la parola in merito al lodevole lavoro di Del Giudice. Molto partecipato l’intervento del sindaco Boccia, amico di Vincenzo, che a voluto sottolineare con forza il legame fra lo scrittore e il suo attaccamento al mare e al mestiere di pescatore che fu attività del nonno e poi del padre, una famiglia giunta a La Maddalena da Pozzuoli agli inizi del secolo XX. Aldo Pireddu ha specificato che “uno dei compiti della Pro Loco è proprio quello di sostenere le iniziative in ogni campo affinché si dia visibilità alle tradizioni locali” esprimendo l’augurio che Del Giudice “si dedichi ancora a questo tipo di ricerche”. Come ben ha specificato Marco Chiamante nell’introduzione al saggio, nel leggere quelle pagine “si evidenzia sempre più la tua passione: il desiderio di scrivere, sia narrando episodi di vita passata o più recente, esprimendo in versi le sensazioni che hai avuto vivendo parte dei racconti e nell’attenta ricerca storica”, il libro va letto tenendo conto proprio di questa caratteristica originale: non si tratta di una vera ricerca storica, d’archivio diciamo, ma di una serie di racconti che durante la vita di un pescatore-bambino sono stati uditi, in parte anche vissuti, diventati una trama più organica quando, da grande, c’è stata la necessità di far sì che quel mondo non dovesse finire nel dimenticatoio della storia. Un libro, dunque, da leggere con attenzione, non foss’altro per la attenta descrizione delle tecniche di pesca, delle persone che le utilizzarono e come le utilizzarono, della situazione anche ‘politica’ in cui quei fatti ci svolsero e anche delle tragedie di cui è costellata la storia della marineria da pesca maddalenina.
Il libro è in vendita nelle edicole di La Maddalena.
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