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Galleria Paolo Merlo: Massimiliano, siamo persone grandi, non prenderci per il sedere

gucciniAvrei voluto evitare di pubblicare le vostre reazioni pubblicate su Facebook (tanto per cambiare), dopo qualche ora che l’allora Assessore Regionale alla Sanità Simona De Francisci aveva lasciato l’isola (interpretando la cosa a modo vostro). Di seguito le reazioni di Massimiliano Guccini, Maria Pia Zonca e della stessa De Francisci. Dimenticate troppo spesso quello che avete dichiarato in precedenza. PERTANTO VOGLIAMO VEDERE LA VOSTRA DIFESA CON LE UNGHIE E CON I DENTI.
Simona De Francisci, poi si è recata a Roma, i nuovi capi regionali, poi, hanno cambiato le carte in tavola. LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE, ora aspettiamo questa vostra difesa anche se sarebbe più logico che Guccini presenti le proprie dimissioni. Siamo comunque al suo fianco nell’eventualità promuovesse qualsiasi tipo di iniziativa. CI CREDIAMO POCO.

Massimiliano Guccini
20 luglio 2013

Se lo scopo della visita dell’Assessore Simona De Francisci era quello di confermare l’intento di chiudere il punto nascite dell’Ospedale Paolo Merlo allora poteva tranquillamente evitare di venire a La Maddalena e starsene a casa. Ci opporremo in tutti modi perché ciò non accada, anche con la forza. Si tratta di un argomento già analizzato nell’ambito della definizione dell’atto aziendale della ASL a gennaio. La contrarietà su questa proposta è stata unanime e forte. Sono state raccolte ben 5000 firme che hanno rafforzato l’azione di contrasto posta in essere da tutti gli esponenti politici e da tutte le organizzazioni sindacali del territorio. Anche la dirigenza ASL alla fine ha recepito tale volontà. Il punto nascite di La Maddalena non si tocca per nessuna ragione al mondo! Da Cagliari non possono fare ciò che vogliono senza rispettare la volontà dei cittadini di La Maddalena che il servizio sanitario lo pagano. Stesso discorso vale per l’eliporto, che venne proposto a suo tempo in sostituzione di alcuni servizi ospedalieri. Se questo è lo scopo non se ne parla neanche! L’Ospedale di La Maddalena va potenziato e ristrutturato senza tenere la calcolatrice in mano. Vista la situazione d’insularità, così come accade nelle altre isole minori, è necessario un ambito specifico in deroga ai parametri generali. L’Assessore meglio ritiri immediatamente la delibera 24/43 che come al solito pone in essere i soliti tagli lineari che sono più semplici, senza incidere veramente sugli sprechi.

Maria Pia Zonca
…ieri, come sapete, c’è stata la visita dell’assessore alla sanità on. De Francisci. Ho apprezzato la sua disponibilità e la sua umanità, ma non condivido….assolutamente non condivido ciò che ha detto in merito alla chiusura del “punto-nascita” del nostro Ospedale…difenderò con le unghie e con i denti il nostro “punto-nascita”…STIAMO UNITI!
simona 1

20 luglio 2013
Riceviamo e pubblichiamo
Simona De Francisci Assessore Regionale alla sanità.

L’impegno per la Maddalena c’e’ e ci sara’ in tutte le sedi con il rispetto
per un’isola affascinante e suggestiva, scippata di molte cose, che ha
bisogno di essere rassicurata. Come quando rassicuri un amico in
difficolta’, un amico che vive nell’incertezza ed esprime un disagio. E’
questo in senso della mia visita di ieri in ospedale prima e in Aula
consiliare poi con Sindaco, Assessori e capigruppo di maggioranza e
opposizione.simona 2 Con i medici e tutti abbiamo condiviso che i servizi
dell’ospedale de La Maddalena non solo non saranno disattivati, ma
resteranno e in alcuni casi saranno potenziati. Sul distretto non ho voluto
alimentare illusioni: lo dicono i numeri. Per istituirlo ci vogliono 60mila
abitanti, a La Maddalena non si superano gli 11mila.
Detto questo, sono apertissima a seguire modelli alternativi, come quello
toscano per le isole minori voluto da Regione e amministrazioni, che possano
garantire a La Maddalena l’autonomia che auspica. Ma, sia chiaro,
l’autonomia non puo’ andare a scapito della sicurezza e della qualita’ delle
cure. La qualita’ dipende anche dal garantire numeri certi.
Idem sul punto nascita. Ricordo ancora una volta che la legge impone in 1000
parti l’anno la soglia minima per istituire un punto nascita ospedaliero,
anche a tutela delle madri e dei nascituri. A La Maddalena ci sono 122 parti
annui (si e’ arrivati anche a 90). Una quota che non arriverebbe neanche ai
500 di eventuali deroghe. Ho anche pero’ detto che sarà garantita una sala
con il ginecologo e un’ostetrica. Sono comunque pronta a sedermi e discutere
anche sul “punto nascita sicuro” dentro quel percorso “autonomo” auspicato
dai maddalenini. simona 3
Sono aperta a ogni contributo, come ho detto ieri anche in Consiglio
comunale, che arrivi da ogni parte politica. Ma il confronto deve sempre
partire da basi comuni che non possono prescindere dalle leggi. E le leggi
si possono cambiare solo con proposte migliorative e sensate che sono certa
arriveranno. Se esistono le norme generali, occorre prevedere anche le
eccezioni. Il Ministero ci dovrà ascoltare.
Ho gia’ parlato con i tecnici di Agenas (Agenz Naz dell Salute, braccio operativo del Ministero). Per la Mad li vedo giovedi.

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