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Galleria Ospedale Paolo Merlo, troppo silenzio.

ospedale-paolo-merlo-2La mobilitazione di sabato 12 novembre, riuscitissima, non dove comunque portare l’amministrazione e i miei concittadini ad abbassare la guardia. Ora più che mai la gente si apre e racconta tutte le avventure vissute durante le loro visite presso la struttura ospedaliera di Olbia. QUESTA GENTE, PERO’, PRETENDE L’INTERVENTO DELL’INTERA AMMINISTRAZIONE CON DENUNCE PUBBLICHE’, IL MINIMO CHE SI PUO’ FARE.
Alcuni esempi:
Secondo alcuni bene informati due holter sembrerebbe che siano ‘conservati’ dentro due armadietti: uno nella sala medici al primo piano e l’altro nella stanza rossi al Pronto Soccorso.
Moltissimi maddalenini sono costretti recarsi a Olbia pagando fior di quattrini (traghetto, benzina e visita) per farsi visitare.
Non parliamo poi dei ‘disguidi’. Gente che si reca ad Olbia per essere visitata e si sente dire che la ‘visita’ è annullata. CARNE DA MACELLO.
L’ultima riguarda un paziente con una frattura. Trasferimento a Olbia a spese sue e si sente dare un appuntamento per un altro giorno (doveva essere operato). Dopo pochi giorni viene ricoverato e interrotta la somministrazione di farmaci per il diabete. Arriva il pomeriggio dell’intervento (era quarto in graduatoria), arriva un infermiere e gli annuncia che l’intervento è rinviato a data da destinarsi. IL PAZIENTE LASCIA OLBIA E RITORNA A CASA.
Non parliamo poi del corso che dovrebbe specializzare medici e infermieri per la Camera Iperbarica.
MI FERMO QUI ANCHE SE AVREI TANTE COSE DA DIRE.
Troppa gente fa il doppio gioco.

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