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Galleria Ospedale Paolo Merlo: giù la maschera di coloro che remano contro.

arru 2Personalmente, Pigliaru e company, avrebbero dato le dimissioni dopo avere ascoltato la Lorenzin sul fatto che non ha ricevuto nessuna richiesta di deroga dalla Regione. Tutto ciò sta a significare che ci hanno preso bene bene per il sedere. Future mamme a rischio e staffetta con anestesista che arriva a Palau da Olbia a prendere il paziente: carne da macello. Dove sono finite le promesse? La camera iperbarica rimane a La Maddalena, staremo a vedere. Ci saranno delle novità a riguardo dell’Ospedale mi veniva garantito una quindicina di giorni fa. Insomma, balle su balle e per quanto accaduto ieri devono andarsene a casa. Pigliaru deve dare le dimissioni insieme a tutti i suoi colleghi. Per ora mi fermo qui, al momento opportuno ne riparleremo.
“Caro Antonello, mi consenti di aprirti gli occhi, credo che sia evidente a tutti il gesto del Presidente della conferenza Socio Sanitaria Antonio Satta sul bilancio che non doveva essere approvato, mentre invece sappiamo tutti come sia andata a finire.”
Ti ringrazio ma non sei stato il solo ad avere evidenziato questo passaggio.
‘NON HO TEMPO PER RISPONDERE’ . ALMENO QUESTO LO RICORDI?
“necessario mettere al primo posto il riconoscimento della specificità delle piccole isole”

OLBIA, 16 SETTEMBRE 2011 – La Maddalena: si è aperto questa sera il X Congresso Nazionale ANSPI (Associazione Nazionale Sanitaria Piccole Isole), sul tema “Dalla ricerca alla progettualità organizzativa per la sanità nelle isole minori”.

Isole minori come isole della salute e del benessere. E’ questa la battaglia che da diversi anni, sta conducendo l’ANSPI, per garantire ai cittadini di luoghi remoti e disagiati, come le isole minori, equità nel trattamento sanitario, pronto intervento di emergenza e garanzia nella tutela della salute, pari a quella dei cittadini della terraferma.

“Quello delle isole minori – ha detto Antonino Scirè, presidente ANSPI – è un contesto molto particolare ed assai eterogeneo. Ogni isola minore ha una propria storia e un peculiare assetto socio-culturale, dovuto proprio alla sua insularità. Una caratteristica che, se rende le isole minori meta di flussi turistici e di evasione, soprattutto nel periodo estivo, presenta, per coloro che le abitano, problematiche quotidiane, che vanno dal disagio nei trasporti e nei collegamenti, all’incertezza di vedere garantiti servizi essenziali e primari come quelli sanitari, che necessita di ridefinire gli standard. Dobbiamo elaborare un progetto sanitario locale che metta al primo posto la specificità delle piccole isole: gli standards usati sia delle regioni che dalle aziende sanitarie per la definizioni di servizi, l’efficienza e la produttività devono essere ridefinite, perché l’insistere in zone di elevato disagio e a bassissima concentrazione abitativa, non consente un equa ed obiettiva valutazione secondo la consueta logica dei numeri”.
“Un momento di confronto – ha spiegato ad apertura dei lavori Patrizia Virgona, dirigente mendico della Asl di Olbia, responsabile regionale Anspi – che consente di fotografare la situazione nelle piccole Isole, e quindi anche di La Maddalena, con l’intento, col confronto, di porre in essere strategie che consentano di tutelare il diritto di salute di tutta la popolazione”.
“Siamo orgogliosi di ospitare nel nostro territorio il primo congresso dell’Anspi organizzato in Sardegna – ha detto nella prima giornata del convegno il direttore amministrativo Giorgio Tidore – siamo convinti che i momenti di confronto siano importantissimi in realtà come la nostra nel quale si è avviato un processo di riorganizzazione e di programmazione del servizio sanitario”.
Nella giornata di domani verranno presentati i dati della recente indagine sullo stato sanitario delle isole minori, condotta da ANSPI in collaborazione con l’ISS (Istituto Superiore di Sanità).

“Su 8.000 comuni in Italia – ha detto Fabrizio Oleari, sottosegretario del Ministero alla Salute – sono 36 quelli che si trovano ad amministrare piccole Isole, 7 le regioni interessate, 218.000 i residenti che però si quintuplicano nel periodo estivo: è necessario partire da questi numeri per effettuare qualsiasi forma di programmazione volta a garantire la salute della nostra popolazione”.

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