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Galleria Ospedale Paolo Merlo: alziamo la voce

Salvatore FaggianiIL 4 MARZO SI AVVICINA METTIAMO FINE A QUESTI TEATRINI DELLA POLITICA
Non abbassiamo nuovamente la testa e non diamo ascolto alle menzognere e false sirene dei nostri politicanti.

di Salvatore Faggiani –

Come già scritto in queste pagine di Liberissimo, La Maddalena è stanca di personaggi pietosi che recitano una commedia che ha da sempre lo stesso copione. Si, sono proprio loro gli ormai famosi politicanti senza mestiere, suonatori di piffero e mendicanti di voti che all’avvicinarsi delle elezioni montano gazebi e ogni sorta di ridicoli banchi da mercatino per presentare il solito pinocchiesco teatrino di promesse. Abbaiano come cani all’osso, ululano e gridano nelle tranquille ore di riposo dei cittadini. La Maddalena negli ultimi dieci anni è stata più volte oggetto di questi insulsi e intollerabili teatrini di promesse. Corruzione, immoralità e abbandono questo il risultato delle azioni politiche che si sono abbattute come una mannaia sull’Isola trasformando i sogni in veri e propri incubi! Certamente un atteggiamento che non sorprende visto che la bugia è il pane quotidiano della politica nazionale e non. Ci hanno preso in giro col G8 e col G7 ma cosa più grave e vergognosa ci hanno tolto il diritto alla salute. La chiusura di reparti vitali dell’Ospedale è passata nell’assoluto disinteresse dei politicanti regionali e nazionali che invece si stanno concentrando con interesse al direttivo del Parco, chissà perché! In passato per l’ospedale la figura dell’allora assessore alla sanità Massimiliano Guccini, a ragione o no, è stata massacrata ora non possiamo stare in silenzio e il 4 marzo alziamo la voce e diamo una scrollata violenta a questo teatrino. Tiriamo fuori l’orgoglio e la dignità che ci hanno tramandato quei maddalenini, ora purtroppo abitanti dell’ultima dimora, con i loro valori morali ed esempi di vita. Mettiamo fine ad un’Isola dove va in onda solo la bugia e la totale indifferenza delle istituzioni regionali e nazionali. Non è una novità per noi maddalenini che, supinamente e rassegnati, ci inchiniamo all’attuale cultura politica nazionale e dell’isola madre. Si dice che la bugia in politica è necessaria. Per depistare e confondere le idee, creando così il terreno ideale per preparare il grande colpo da perpetrare alla fazione politica opposta. E’ così da sempre, ma con il passare degli anni e il complicarsi dello scenario generale la moda si è rafforzata. Nella attuale realtà isolana, però, la bugia sta assumendo una rilevanza di assoluta antipatica esasperazione, tanto che la schiuma che sta affiorando nella discarica dei Palazzi di governo nazionale e regionale, esterna l’antico proverbio secondo il quale «prima o poi la verità viene sempre a galla». La verità di Palazzi privi di stile e di valori e incapaci di salvare almeno la dignità. Allora ribelliamoci a questo statu quo e usiamo il 4 marzo come il nostro atto di protesta. Concludo con una frase di Giovanni Paolo II che dovrebbe far riflettere coloro che con superficialità e presunzione ci governano e amministrano: «La grandezza di un uomo è comprendere quanto egli sia piccolo».

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