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Galleria Opera Pia: uno strano silenzio

OPERA PIA 31 GENNAIO 2016In un articolo di giugno 2015 avevamo manifestato la possibilità che l’attuale amministrazione, appena insediata, rischiasse di essere dimissionata senza alcuna propria colpa e sostituita dal Commissario Prefettizio se l’Opera Pia non fosse stata ultimata e collaudata entro il 31 dicembre 2015.

di Salvatore Faggiani

Giulio Andreotti soleva dire: “a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca!”. E’ un pezzo della saggezza dello statista che si addice al caso nostro! Sì, perché il silenzio che è sceso sulla questione dell’ ”incompiuta” ci fa peccare e in tutta sincerità non vorremmo azzeccarci! Comprensibilmente i cittadini temono che l’ecomostro fronte Ospedale Paolo Merlo rimanga incompiuto a deturpare un territorio già martoriato e dimenticato con le altre più famose opere incompiute del G8. L’incuria la fa da padrona, tanto sotto il profilo della prevenzione che della riparazione, e intanto si prosegue a devastare il territorio con opere inutili, architettonicamente a dir poco sgradevoli (l’Opera Pia sembra il carcere statunitense di Sing Sing) e, cosa non meno grave, con sperpero di denaro pubblico e dell’Unione Europea. Un tempo si diceva che chi non porta a compimento l’opera è un inconcludente. E ora? Potrebbe sembrare una considerazione banale. OPERA PIA 2

Ma se la costruzione di una strada, un ponte, uno stadio o un edificio non finisce mai, la prima cosa che viene da pensare è che quella strada, quel ponte, quello stadio e quell’edificio non servano. Oppure non servano più. Niente meglio della storia che segue rende chiaro come tale banalità possa purtroppo trasformarsi in realtà. Correva l’anno 2007. Steve Jobs presenta l’Iphone mentre a La Maddalena sono in corso i lavori del G8. La Juventus e il Napoli tornano in serie A e a La Maddalena si corre la prima tappa del Giro d’Italia con partenza da Caprera. Gli americani lasciano definitivamente la base logistica di Santo Stefano con piena soddisfazione dell’allora Amministrazione Comunale. Sono passati nove anni e quella banalità è ancora in attesa di definizione. E’ giusto precisare che l’attuale Amministrazione nulla ha a che vedere con l’Opera Pia, però, considerato che ha rischiato di essere dimissionata senza alcuna propria colpa, l’attuale assordante silenzio in merito lascia perplessi e, perché no, diffidenti i maddalenini, che chiedono un’azione di coraggio del Palazzo atto a smascherare l’operazione demagogica-populista dei precedenti amministratori che hanno giocato a scaricabarile con l’antico “divide et impera” mettendo all’indice futili motivazioni e senza senso onde giustificare l’inappropriato sperpero di denaro pubblico e dell’Unione Europea in un’opera inutile e incompiuta.

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