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Galleria NUMERO CHIUSO PER DIPORTISTI FRONTALIERI.

pierfranco zanchettaZANCHETTA: REGIONE E PARCO SI ATTIVINO PER TUTELA ARCIPELAGO E OPERATORI NAUTICI LOCALI.
“L’arcipelago di La Maddalena non puo’ continuare ad essere la lussuosa ‘vasca da bagno’ della costa gallurese. Serve il numero chiuso per i diportisti costieri e tutela degli operatori nautici maddalenini schiacciati dalla supremazia della concorrenza esterna”. Cosi’ il consigliere regionale dell’Upc Pierfranco Zanchetta, che in una nota chiede all’Ente parco nuove regole di fruizione ambientale e di garanzia per lo sviluppo locale. “Occorrono piani di gestione capaci di incidere positivamente sull’utilizzo e la valorizzazione del patrimonio ambientale e sullo sviluppo socio-economico di La Maddalena- spiega il consigliere di maggioranza- anche la Regione non puo’ sottrarsi a questo doveroso compito. Donatella Spano, nella doppia veste di assessora alla Difesa dell’ambiente e di presidente della Comunita’ del parco, deve intervenire e sostenere nuovi ed efficaci indirizzi gestionali”. Il numero chiuso per Zanchetta “e’ una scelta obbligata, un forte segnale di civilta’ su cui l’Ente deve mettere in campo azioni concrete. Bisogna dire basta ai caotici e invasivi arrembaggi quotidiani alle isole e gli ancoraggi selvaggi negli specchi acquei piu’ sensibili, meta piu’ ambita dalle migliaia di diportisti che quotidianamente si muovono dai porti galluresi verso l’arcipelago”.Il contenimento e la regolamentazione dei flussi nautici, prosegue il consigliere maddalenino, “permetterebbe una maggiore tutela degli habitat marini, la salvaguardia delle spiagge dall’elevato rischio di erosione e, ovviamente, un’adeguata fruizione del bene da parte dei turisti e dei diportisti con positive ricadute”. Un altro aspetto delicato da risolvere per Zanchetta, riguarda gli operatori nautici locali, “penalizzati dalla forte concorrenza della costa e dagli abusivi fuori controllo. La partenza obbligata da La Maddalena per le gite in barca nell’arcipelago, sarebbe gia’ un risultato positivo a vantaggio degli armatori isolani. Ma e’ necessario anche il pieno rispetto della norma che assegna il 75% delle autorizzazioni alle imbarcazioni degli operatori residenti per avere un primo effetto positivo sulle importanti attivita’ nautiche isolane”. (Api/ Dire) 16-07-18

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