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Galleria Nessuno di noi ha messo in dubbio la buona fede delle persone, ma…

DSC_0113Di Antonello Sagheddu –

Il 9 e il 16 giugno 2013, grazie anche ad alcune segnalazioni di cittadini, Liberissimo aveva pubblicato alcuni servizi che riguardavano le opere degli architetti a Punta Rossa, Porto Palma e Poggio Bacca. Il Parco, con un comunicato stampa si era dissociato: Comunicato stampa del 19.06.2013 avente ad oggetto: “Installazioni sull’isola di Caprera: l’Ente Parco ha solo garantito ospitalità In merito alla presenza delle installazioni “artistiche effimere” sull’Isola di Caprera che destano critiche e opinioni contrastanti e non sempre benevole da parte della comunità, occorre chiarire che l’Ente Parco, come pure il Comune e la Regione Sardegna, hanno fornito esclusivamente supporto logistico all’iniziativa, promossa dall’associazione Landworks, limitandosi a garantire ospitalità presso il CEA – Centro di educazione ambientale del Parco a Stagnali ai sessanta giovani architetti provenienti da diversi continenti. L’Ente Parco non è stato coinvolto nel merito dell’attività didattica proposta nel corso dello stage curato dalla stessa associazione e non è mai intervenuto nei contenuti “artistici” dell’iniziativa”. DSC_3674
Personalmente non ho motivo di credere al comunicato stampa del Parco, anche se alcune dichiarazioni pervenuteci per e-mail e immagini ci lasciano qualche dubbio.
A parte tutto, ci tengo a chiarire alcuni aspetti della vicenda: A) Ho chiamato personalmente il Presidente del Parco che, impegnato in una riunione a Cagliari mi comunicava che mi avrebbe richiamato: mai fatto. B) Abbiamo inviato al suo ufficio stampa foto e documentazione varia, comprese alcuni comunicazioni di un interessato (lasciamo perdere), e ci era stato garantito un intervento: mai visto. C) Comunque sia perché lor signori non sono stati ‘seguiti’ durante il loro lavoro? Si conosceva la materia e il fatto che si trovassero nell’isola di Caprera (base dell’operazione). D) Perché il Parco dopo che era stato informato del fatto non è intervenuto immediatamente? Siete a conoscenza che in altre zone sono state posizionate centinaia di metri di nailon? DSC_3696
Ora è necessario rimuovere tutto, comprese le barche in resina appese a un soffitto pericolante, e i seggiolini sparsi tra la vegetazione o ancora fissati alle storiche strutture.
Notare certi cartelli (vedi foto), Belvedere Poggio Bacca, progetto Eoual Posidonia, a cura di Lega Ambiente o Ifold e Parco Nazionale, credo che sia un controsenso.

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