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Galleria Libero come un Gabbiano

gabbianoDi Roberto Zanchetta

Rubo spazio, se il carissimo Antonello me lo concede, per parlare del piccolo, semplice e umile contributo che, con impegno, dedico a “Liberissimo”. Preparare articoli e servizi che riguardano il nostro territorio, è un esercizio non facile, spesso impegnativo ma, sicuramente, divertente. La libertà che, sinceramente, mai mi è stata limitata, mi da l’opportunità di spaziare dentro gli argomenti di cui mi occupo. I servizi riguardanti, spessissimo, il nostro Arcipelago hanno toccato e continueranno a farlo negatività e singole criticità, suffragate, sempre, da documenti e prove concrete (foto, documenti cartacei o dichiarazioni ufficiali), questo pur dandomi tranquillità mai, giustamente, mi ha messo a riparo da contro critiche che, da sempre, rispettandole le ritengo il nettare della democrazia. La libertà di espressione, in ossequio all’articolo 21 della Costituzione, consente a tutti di esternare, liberamente, il proprio pensiero, riconoscendo e rispettando la critica e il dissenso, di ciò che si dice o si scrive, agli altri. Quindi, libertà assoluta, da parte di tutti, nell’esprimere ciò che si pensa, purché lo si faccia con coraggio. Lo stesso coraggio che, io, metto in campo, senza celarmi dietro pseudonimi o dissentendo attraverso messaggi mascherati o criptati, con accuse di infimo e spregevole livello. Un articolo, può piacere o no, può meritare una critica o no, può essere giudicato fuorviante o no, può essere spazzatura o no, ma il dissenso lo si deve manifestare, sempre, con determinazione e coraggio, lo stesso coraggio con il quale viene realizzato e firmato, nel caso contrario sarebbe più opportuno tacere e tenersi per sé il legittimo disappunto. Vi sono personaggi che, piovuti in quest’Isola, grazie ai loro compagni, hanno trovato la pappa pronta senza aver fatto la fatica di doversela preparare che, dissimulandosi, lanciano “solleticanti” accuse e improperi, di spregevole livello, su articoli da me firmati, senza conoscere la vera storia dell’Isola, tantomeno i miei quasi quarant’anni di lotta in difesa di questo meraviglioso, purtroppo sempre meno, Arcipelago, terra che, bontà loro, oggi gli permette di mangiare. Allora, per concludere, rivolgendomi a questi signori, privi di dignità, visto il modo in cui hanno tolto spazio a qualche mio concittadino, sicuramente più preparato e meritevole, abbiate il coraggio, lo stesso coraggio che, sempre, metto in campo nell’affrontare i problemi della Mia Isola, magari chiedendo ospitalità allo stesso <>, di dire pubblicamente ciò che pensate di me, senza nascondervi, vilmente, come avete sempre fatto, per vostra miserevole abitudine. Questo vi consentirà di potermi guardare negli occhi, con sicurezza e fierezza, così come solo io, adesso, posso permettermi di fare, nei vostri confronti.

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Caro Roberto, tu fai parte della famiglia di Liberissimo, non devi chiedere ospitalità a nessuno. Sei una persona preparata, leale e al sevizio della comunità, quanto basta per camminare a testa alta.

Antonello Sagheddu

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