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LETTERA DI GARAU AL GOVERNATORE DELLA LIGURIA.

Egregio Dott. Giovanni Toti, nel salutarla e nel porgerle i vari complimenti per quanto fatto in questi anni per la Liguria, oggi ci accorgiamo che c’è un qualcosa che non va nella sanità. Avete preso praticamente la stessa strada della Sardegna, con depotenziamenti, chiusure, e privatizzazioni, che hanno solo portato allo sfascio la nostra sanità, non è vero che in Sardegna esiste la “buona sanità” come dicono alcuni politici, ma esiste personale sanitario, che con quel poco che gli viene dato, fa miracoli per salvare la gente. Noi da poco abbiamo creato un gemellaggio, un pó distante in km, ma molto vicino con anima e cuore, tra il nostro comitato sardo, e chi combatte per non chiudere il punto nascite dell’ospedale di pietra ligure “asl2”. Ora io mi chiedo, anzi le chiedo: in piena pandemia era necessaria questa chiusura? Sa che in varie Regioni ci sono state delle mamme che sono decedute, o hanno perso il loro bimbo perché gli ospedali vicini erano depotenziati, o addirittura con i reparti interessati chiusi? Non c’è bisogno che la risposta gliela diamo noi, è una persona intelligente, parli con i suoi manager della zona citata, e trovi un modo perché quel reparto continui ad esser operativo, e a quanto detto un gioiello per i vari pazienti che li hanno fatto nascere i propri figli. Come sentivo e leggevo, non è normale che una gestante che ha un ospedale nella sua zona, debba andare invece in altre città per vedere lo stato di gravidanza oppure a pagamento, perché il suo chiuso, parliamo tanto di esser solidali e poi in ogni Regione si sta facendo di tutto, chi in un modo, chi in un altro, di affossare l’economia di ogni famiglia. A noi poco importano i colori politici, invece ci importa che i politici, pagati e profumatamente dalle nostre tasse siano li per risolvere i problemi, non per aggiungere di nuovi, e ciò che le scrivo oggi a Lei, è quello che da tre anni, e quindi passati due assessori, continuiamo a scrivere ai nostri, lavorate per i cittadini, non aspettiate che siano i cittadini a venire a pregarvi dopo che magari hanno perso un parente, perché al posto di andare in un ospedale che dista 10 minuti, vanno in uno che dista 30 km, la logica porta a ciò che poi potrebbe accadere, perché nessuno sa quando un bimbo decide di nascere una volta arrivati a conclusione dei 9 mesi, nessuno sa cosa può capitare di urgente se la mamma sta male, quindi alzate le maniche, e riaprite e non in parte quel reparto, ma riportatelo a pieno regime com’era qualche tempo fa, perché continuiamo a ripetere che non si muore solo di covid, errore che molti politici nel rappresentare Regioni, province, o comuni stanno facendo, portando l’attenzione e tutti i denari per quel problema, attenzione non meno grave per carità, ma nel 2020 non possiamo assistere a liste lunghissime per pazienti oncologici o con patologie gravi, tutto deve andare di pari passo, nessuno deve rimanere indietro. Speriamo che questa nostra missiva, le dia una mano a capire il vero problema a cui si sta andando incontro, perché magari o certamente distratto dai vari eventi che nel quotidiano succedono. Distinti saluti Antonio GARAU

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