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L’Ente Parco invia una lettera al Sindaco Angelo Comiti riguardante il problema cinghiali.

30 AGOSTO 2011 CINGHIALE copiaSi riscontra la nota del Sindaco del 16/09/2014 per le dovute precisazioni sull’argomento indicato in oggetto.
Innanzitutto va sottolineato che l’Ente Parco è impegnato da circa 4 anni nelle difficili operazioni relative al programma di “Cattura e abbattimento selettivo della popolazione degli ibridi cinghialexmaile” redatto nel 2011 e integrato nel 2012.
A seguito delle campagne di prelievo effettuale con chiusini e con battute con selecontrollore con l’ausilio di cane limire e carabina a canna rigata, sono stati prelevati circa 600 esemplari nell’arco temporale compreso tra l’approvazione del Piano e la data odierna.
Non va però taciuto che le campagne di abbattimento selettivo non hanno avuto quell’esito risolutivo che ci si attendeva dall’adozione delle stesse.
Come si è avuto modo di esplicitare in occasione di un incontro tenutosi a Roma, la “rigidità” delle previsioni contenute del disciplinare male di adattano alla morfologia del territorio determinando, in sintesi, l’inefficacia dell’abbattimento selettivo condotto con le prescrizioni fin qui osservate.
In tal senso i tecnici dell’Ente hanno manifestato all’Ispra l’esigenza di poter valutare le dovute e possibili deroghe al fine di rendere gli interventi realmente incisivi e tali da poter risolvere la problematica.
Va però sottolineata una criticità non meno preoccupante, più volte manifestata all’Amministrazione Comunale, ma mai affrontata, ossia la presenza di numerosi punti di alimentazione di colonie feline non certificate che costituiscono punto di foraggiamento per i numerosi esemplari di ibridi di cinghiale.
Con nota del 16 settembre c.a., che si allega per dovuta conoscenza, si sollecita un’azione concreta da parte dell’Amministrazione Comunale sul tema specifico.
La presenza non controllata di questi punti di alimentazione, infatti, rappresenta concreto problema di commensalismo che incide impropriamente sulle dinamiche di popolazione dell’ibrido di cinghiale, e costituisce anche causa di inurbamento degli stessi.
Non va taciuto, infine, che la presenza di queste colonie feline su vaste aree del territorio costituiscono, non da meno, un grave rischio ambientale per le stesse specie indicate dal sig. Sindaco nella nota di cui all’oggetto e, con l’occasione, si invita a voler adottare i provvedimenti necessari per la gestione e il contenimento di questo animale altrettanto problematico per l’equilibrio ecologico delle isole, individuando, in maniera definitiva le colonie feline certificate.

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