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Galleria L’amministrazione Comiti tira a campare

Gaetano PEDRONI copiadi Gaetano Pedroni

L’uscita dalla maggioranza del Capo gruppo Cataldi non può essere considerato un fatto normale. L’uomo che ha rappresentato la maggioranza in consiglio comunale, nelle commissioni consiliari, che ha difeso le linee politiche di questa Amministrazione, non vota il bilancio e si chiama fuori dal gruppo.
Prescindendo dai fatti che hanno determinato tale scelta, non si può infatti ignorare che Cataldi condivide lo studio legale con Montella e che per questo motivo, è risaputo, già da tempo tra i banchi di maggioranza emergevano divergenze e insofferenza, è certo che le dimissioni di Cataldi, confermano ciò che vado ad affermare da tempo in Consiglio Comunale è cioè che l’amministrazione Comiti, tira a campare incapace di portare a compimento le promesse elettorali e di fornire risposte alle più semplici esigenze dei cittadini.
Il water front, le opere dell’ex G8, le bonifiche, i beni demaniali, la ex scuola americana, l’Opera Pia, le intese in particolare sul Club Mediterranee, il tema dei trasporti, un elenco conosciuto di questioni, tutte aperte e non chiuse, alle quali devono essere sommate le lacune dell’amministrare quotidiano verso le quali i membri della giunta, nonostante numerosi richiami in Consiglio Comunale, hanno assunto un atteggiamento refrattario di indifferenza.
Il decoro urbano, la viabilità e la manutenzione delle opere pubbliche e delle strade, la cura del verde pubblico, la toponomastica, argomento beffa, richiamato in ogni Consiglio Comunale nel triennio scorso, liquidato sempre dal Vice Sindaco e Assessore con effimere promesse. La mancata assunzione del personale stagionale dei vigili urbani, del porto turistico, dei cantieri di lavoro, argomenti rimasti purtroppo appesi alle sole intenzioni. La sanità e le problematiche del Paolo Merlo. La questione Abbanoa e i disservizi ai cittadini. Il tira e molla di ordinanze di potabilità e non potabilità senza mai arrivare ad una definitiva soluzione della questione sulla quale sono stati spesi invano migliaia di euro di denaro dei contribuenti delle casse comunali per prese di posizione inconcepibili.
Nel frattempo si prosegue con le deroghe all’urbanistica, che consentono ampi margini di manovra all’assessorato di riferimento, in assenza di un Piano Urbanistico Comunale che ricordo a tutti, nel duemiladieci, in campagna elettorale si dava pronto ad essere approvato ed invece non è mai arrivato in Consiglio Comunale.
Amministrare una Città non è sicuramente un’attività semplice e spesso le mie orecchie hanno dovuto udire populismo e demagogia provenire anche dai banchi dell’opposizione, pur tuttavia, è fuori dubbio che l’amministrazione continua a tirare a campare nonostante perda qualche pezzo.
Impotente, certamente non rassegnato a questo stato di cose, l’auspicio è che l’amministrazione, dopo Cataldi, mediti seriamente sul proprio fallimento e rifletta sulle responsabilità di questo mal governo.

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