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Galleria La speranza è l’ultima a morire

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Di Francesco Nardini
– Saranno sufficienti le letterine, toccanti alcune, attaccate sotto l’albero di Natale in piazza Garibaldi, a ribaltare nel prossimo anno la tendenza negativa della congiuntura isolana? Non ci speriamo molto, ma chissà …! In realtà oramai più che letterine inviate a Babbo Natale e chiedenti l’intercessione dei santi, ci vorrebbe qualcosa di meno ascetico e più concreto: ci vorrebbe che qualcuno sciorinasse giù qualche proposta di lavoro serio e desse qualche chance alla ripresa. Dunque, cosa si aspettano i maddalenini dal 2014? Abbiamo fatto una piccola indagine, fra gli amici e le amiche, i parenti che ci hanno tenuto compagnia durante questa settimana a cavallo fra i due anni. Inutile dire che la risposta più ovvia è stata “il lavoro!”. Ce la potevamo evitare, direte voi. La risposta infatti è stata data all’unanimità. Passando a cose più propriamente dell’Isola, sempre agganciati al tema del lavoro, la massima parte delle risposte ha riguardato l’ex Arsenale e l’ex Ospedale Militare: Deve tornare a dare lavoro ai maddalenini. Deve ridare il lavoro partendo magari dalla cantieristica, abbinandola anche ad uno sviluppo sobrio del comparto turistico. Deve essere gestita da noi stessi. Ecco riassumendo, queste sono le risposte/desiderata degli interpellati sull’ex Arsenale. Trasporti. Qui il desiderio è coniugato su una diversa distribuzione degli orari dei trasporti da e per l’Isola, con il concreto ridimensionamento dei prezzi, specialmente – e questo ci fa piacere e onore – verso coloro che arrivano da fuori, per i non maddalenini, insomma. [Forse stiamo incominciando a capire che l’epoca del ‘dorato isolamento’ non è più conveniente e che un afflusso di non maddalenini in città a prezzi decenti – 7 euro a testa è decisamente troppo! E non parliamo delle vetture – darebbe una bella mano ad una rinascita seppur faticosa, del commercio interno]. Dunque incaselliamo questo ‘desiderio’ che il sottoscritto reputa la chiave di volta di tutte le ipotesi di rinascita. Diciamo che l’ha votato un 70%. Ancora troppo poco! Dobbiamo arrivare al 100%!. Gettonato, e molto, anche il desiderio che venga ridimensionata la tassa sui rifiuti urbani, ossia che vengano riviste le tabelle salatissime addolcendole con qualche correttivo idoneo. Ad esempio: mi ha detto un cittadino di una certa età: “Per quale motivo, per due volte di seguito, non mi hanno portato via due sacchi spazzatura (residui di plastica) per due settimane, non lo so e non me l’hanno fatto sapere. Sono andato a conferire i sacchi all’Ecocentro. Perché, allora, non mi viene detratto qualcosa sulla bolletta, visto che ci hanno dato una card individuale registrabile con un semplicissimo lettore?”. Già, perché? Tra le cose desiderate dagli isolani c’è proprio l’eliminazione di questo disagio. Tra l’altro una promessa in tal genere era stata solennemente fatta dal rappresentante della Cogei in consiglio comunale a giugno scorso. Il tempo passa e le promesse … volano? Gli interpellati chiedono che avvenga esattamente il contrario. Ed anche su questa questione dei rimborsi abbiamo raggiunto una bella percentuale. Ma poi abbiamo scoperto che i desideri si affollano come nuvole in giorno di maestrale: buche da rattoppare; barriere architettoniche da eliminare; parcheggi da istituire, incompiute da … completare; ospedali messi male da trasformare in centri specialistici e di pronto soccorso efficiente; waterfront, o come diavolo si chiama, da far partire; porto da sviluppare; banchine da riparare; villaggi vacanza da non abbandonare; ex Opera Pia e scuole della Trinita da rivalorizzare… ecc. ecc.. Ne abbiamo registrate davvero tante. Qualcuno ha detto alla fine ci ha gridato: “Dategli tempooo!”. Tempo?. E quanto amico mio? Manca esattamente un anno e mezzo alla fine dell’amministrazione. Ce la faranno? Si accettano scommesse, per il sì e per il no.

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