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Galleria Iniziato il gioco delle promesse elettorali

SORU 1CERCASI DISPERATAMENTE VOTI

Come da prassi consolidata in ogni periodo elettorale ci sono le “grandi promesse”. E così ogni cittadino immagina una metamorfosi sociale che dovrebbe avverarsi dopo lo scrutinio dei voti e che invece non si realizza.

di Salvatore Faggiani

Come in ogni campagna elettorale che si rispetti, anche questa che ci accingiamo ad affrontare e, fra virgolette, a sopportare avrà la sua buona dose di annunci. Tutti i candidati a Sindaco con i rispettivi compagni di lista nonché i facenti funzione (l’attuale Sindaco di fatto non è in corsa alla poltrona di primo cittadino per averla occupata per due legislazioni consecutive) hanno aperto i giochi degli slogan altisonanti. Per lo più promesse da marinaio, ma pur sempre buone per raccogliere consensi. Sta di fatto che a questo esercizio di accattivarsi le simpatie nessuno si sottrae. E non importa se il rischio, anzi la certezza matematica, è quella di essere smentiti alla prova dei fatti. E’ la campagna elettorale. Ci sono le “grandi promesse”. Ascoltando gli aspiranti governatori e i loro patrocinatori, il cittadino si immagina una sanità funzionante, una burocrazia efficace ed efficiente, un servizio sociale adeguato e valido alle esigenze degli indigeni, una economia che punti sul “turismo” con un progetto idoneo, serio e corrispondente alle caratteristiche morfologiche dell’Isola e un “piano di sicurezza” per la prevenzione e la repressione dei fenomeni di criminalità. Ma la realtà è diversa purtroppo e sta davanti ai nostri occhi. I due mandati Comiti stanno per concludersi senza aver lasciato tracce rispetto ai grandi annunci spesso fatti. Sul piano prettamente politico chi detiene cariche di governo della città e può decidere ha il preciso dovere di misurarsi con le promesse elettorali tanto sbandierate. Ciò non è avvenuto, come altrettanto non abbiamo riscontrato un’ammissione di fallimento degli impegni presi. Non è questione di mancanza di soldi e di crisi, di cui siamo consapevoli da anni e in cui tutti siamo coinvolti, si tratta di non aver mantenuto alcuna delle promesse elettorali fatte e per cui sono stati presi i voti dei cittadini. Si tratta di aver preso in giro i maddalenini con false promesse. Ora è il momento della chiarezza e delle responsabilità. Quindi l’auspicio è che coloro che fino ad oggi hanno amministrato la nostra Isola si facciano da parte, anche come patrocinatori degli aspiranti Sindaco, perché rimane anche la consapevolezza di molti maddalenini di aver riposto la propria fiducia in amministratori presuntuosi e pasticcioni che hanno dimostrato di non meritarla. Tutta La Maddalena è stanca di vedere i propri amministratori gozzovigliare seduti al bar invece che seduti in quelle poltrone, da loro tanto agognate, a lavorare per la comunità.

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