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GARAU, SOLIDARIETA’ ALLA CROCE VERDE.

Di Antonio GARAU Oggi non scrivo a nome del comitato, ma a titolo personale, essendo schifato da gente priva di intelletto e probabilmente di sensibilità. Leggo dalla pagina della croce verde, un post che non avrei mai voluto leggere, da soccorritore ma neanche da persona civile, ovvero che i ragazzi in divisa vengono additati e quasi scansati perché ritenuti untori a grandi linee. Penso che chiunque faccia una cosa simile, o peggio la dica, dovrebbe vergognarsi, dovrebbe chiedere scusa a questi ragazzi che con la sanità di merda che abbiamo, ogni giorno su quelle ambulanze, senza distinzioni rischiano la vita, rischiano di prendersi il virus, ma pur sapendolo continuano nella missione che ognuno di noi ha quando decide di diventare soccorritore. Veramente mi vergogno di avere concittadini del genere, persone con poca intelligenza e lingua molto lunga, che farebbero meglio a tacere, perché ora si parla così, poi quando ovviamente le serve il mezzo (che non si nega a nessuno) magicamente diventano eroi. Nessuno di noi è un eroe, siamo normalissime persone che hanno deciso di fare un lavoro difficile, che ti da poche gioie e molti dolori a livello psicologico, ma se non lo fai non lo puoi sapere, spero veramente che persone simili abbiano la cortezza in futuro di tacere, e quando incontrano un soccorritore per strada si fermino e le dicano una sola parola GRAZIE.

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