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Galleria Fabio Lai. No alla riforma sanitaria.

FOTO DI TINTERIDi Alberto Tinteri

LA MADDALENA – Quella del Paolo Merlo è stata una morte annunciata dove nessuno si è impegnato veramente per tamponarne l’emorragia.
Ma percorriamo brevemente quanto accaduto negli ultimi tempi.
A novembre 2016, dopo la sospensione del punto nascita, si era visto un bagliore di speranza: una delle più grandi manifestazioni popolari mai viste che, però, si è poi rilevata un grande fuoco di paglia solo ed esclusivamente dalla incapacità di proseguire da parte dei nostri amministratori locali che non sono stati in grado di guidare una vera e propria protesta popolare.
Dalla promessa di “calci in culo” dal palco – urlata a furor di popolo – dall’ex assessore Massimiliano Guccini, peraltro molto apprezzata dalla popolazione presente, la delusione popolare cala repentinamente per il silenzio assordante dei nostri politici durato ben cinque mesi che, apparentemente, sembravo aver dimenticato il Paolo Merlo.
Una colpevole inerzia – ci sembra aver registrato – che, dopo le vacanza di natale e le crociere di capodanno, ha visto la nostra classe politica locale occuparsi dell’ospedale solo a Marzo.
Indimenticabile, poi, è stata la finta incatenata all’insaputa di tutti, neanche davanti all’ospedale – (azione forte che si aspettavano i cittadini) – ma sul marciapiede davanti all’Opera Pia, forse per ben essere ripresi dalle telecamere che quel giorno erano presenti sull’Isola per altre ragioni.
Ancora più pietosa, infine, è stata l’organizzazione della “grande manifestazione per Cagliari” che con un gran colpo di genio – (…e sarebbe curioso sapere da parte di chi) – è stata proposta chiedendo, addirittura, i soldi ai cittadini.
Il risultato è stato un grosso buco nell’acqua.
Ma di azioni politiche concrete se ne sono viste ben poche e, ad onor del vero, se non fosse stato per la “battaglia dei pancioni” che ha portato il caso maddalenino alla ribalta nazionale, certamente non saremmo neanche andati sulle TV e nei giornali di tutta Italia.
Sta di fatto che dalla finta incatenata di marzo siamo poi passati alle finte dimissioni di giugno del Sindaco Montella e se non fosse stato nuovamente per le mamme che hanno riaperto il caso con l’iniziativa dello striscione galleggiante – contro l’assessore regionale Luigi Arru – probabilmente a quest’ora staremo ancora guardando i concerti estivi.
Se dall’amministrazione comunale non sono arrivati segni di vita, da parte della Regione poi niente di concreto si è mai intravisto: se dovessimo redigere le note caratteristiche di tutti questi inutili politici, il risultato sicuramente sarebbe quello del “sotto la media”.
Nel frattempo, fra mille confuse mezze verità e vari shoo mediatici di chi cerca di giustificare questa pessima riforma sanitaria regionale, c’è chi continua ad incontrare la gente fuori dalla piattaforma mediatica.
Ieri sera, infatti, l’ex vicesindaco Fabio Lai ha riunito i giovani maddalenini all’Hotel Excelsior, concludendo così la serie di incontri che, nel frattempo, aveva effettuato in tutta la Gallura e non solo contro questa riforma sanitaria regionale.
In una sala strapiena di persone di ogni età, sono stati illustrati due emendamenti richiesti dallo stesso Fabio Lai al Gruppo dei Riformatori Sardi in Regione, arricchiti e modificati rispetto a quelli che già aveva fatto presentare a marzo scorso ma poi bocciati dalla maggioranza regionale.
Ora, i nuovi emendamenti chiesti da Fabio Lai a favore del Paolo Merlo, verranno depositare entro il 29 settembre a Cagliari.

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