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Galleria Ente Parco, siete su scherzi a parte.

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Anche un nostro amico di una tribu africana (per non violare la privacy non facciamo nomi ma possiamo svelare che appartiene a quelli con le palle grandi), ci ha scritto per sapere cosa stia succedendo all’Ente Parco. Insomma, dalla Francia alla Russia, dagli Usa alla Cina ridono da sentirsi male. Intanto? L’isola di La Maddalena continua a rimanere bloccata perché non abbiamo gente con le palle che possa dire fine a queste continue vergogne. Prima di farvi vedere l’ultima corrispondenza tra Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare, i quattro Consiglieri e il Presidente del Parco, vogliamo ricordare che a La Maddalena ci sono ancora molti disoccupati che sanno portare i gommoni meglio di altri, falegnami, elettricisti, giardinieri ecc. ecc.

Il Ministero dopo il botta e risposta tra Consiglieri e Bonanno a riguardo della convocazione del Consiglio Direttivo, in data 15 novembre una nota ministeriale che riportiamo di seguito.
Si fa seguito alla nostra indicata in riferimento di pari oggetto con la quale il Presidente di codesto Ente, in riscontro alla richiesta di convocazione del Consiglio Direttivo avanzata da alcuni consiglieri, ha comunicato di non ritenere, alla luce della notadi questa Direzione del 10 novembre scorso, il Consiglio Direttivo legittimato a deliberare. Al riguardo, si osserva che detto Organo collegiale risulta allo stato in carica ed operativo, di conseguenza tenuto conto della valenza degli argomenti da trattare, si ritiene necessario che si dia corso alla richiamata richiesta.
Il Dirigente Vicario
Dr. Giuseppe Italiano
A tale proposito il Presidente del Parco Giuseppe Bonanno, finalmente tramite il suo Ufficio Stampa, rilascia alcune dichiarazioni in merito:
Dichiarazioni del Presidente Bonanno.

Il Presidente dell’Ente Parco,Giuseppe Bonanno, in merito alle recenti dichiarazioni di 4 consiglieri del Parco, dichiara quanto segue:

“Se non fosse per malafede si potrebbe dire che questi 4 consiglieri, che si definiscono maggioranza e pretendono di essere depositati del pensiero dei maddalenini, attuino la filosofia della “fantasia al potere” e non per la valenza delle idee espresse ma per la sistematica e fantasiosa, appunto, interpretazione degli eventi, la lettura delle norme il desiderio di qualificarsi politicamente mentendo a se stessi e alla gente.

Nella richiesta di convocazione, arrivata nel momento dell’avvio della procedura di commissariamento, non c’è traccia di inserimento all’ordine del giorno dell’approvazione del Piano del Parco che, viceversa, ha visto il sottoscritto sollecitare al Comune la produzione delle tanto agognate osservazioni al Piano che, ahimè , finora non sono arrivate.
La questione di Budelli, poi, viene posta ora dopo mesi nei quali, a fronte di iniziative proposte dalla scuola di Mosso e WWF, si è sempre risposto con un laconico silenzio.
Solo ora dopo una battaglia portata avanti dai succitati consiglieri per impedire l’acquisto dell’isola, ci si ricorda della questione sempre in un ottica di occupazione.

C’è effettivamente la richiesta dell’inserimento in discussione dei beni demaniali che però, se i 4 avessero letto gli atti già posti all’attenzione del consiglio, si sarebbero accorti che la vicenda si sarebbe da tempo risolta semplicemente con una risposta che il Direttore FF (quello che i consiglieri non hanno ratificato), su indicazione del sottoscritto, ha inviato al Ministero. Una semplice risposta che il Ministero attende da un anno che sta alla base delle successive determinazioni, la stessa risposta che il precedente Direttore ha dimenticato di dare al Ministero per oltre un anno, lo stesso Direttore che la suddetta maggioranza continua a rimpiangere. Ma queste cose sono a conoscenza dei 4 consiglieri che dimenticano, o fanno finta di non ricordare, perché ciò che importa non è ciò che si fa ma ciò che si annuncia.

In questa foga si avventurano in considerazioni che solo chi ha la memoria corta può prendere per buone. I 10 anni oscuri a cui si riferiscono sono quelli dell’Amministrazione Comiti, di cui sono diretta emanazione, la quale direttamente o indirettamente, seppur punita dalle urne è riuscita a far sopravvivere, attraverso la reincarnazione al Parco, un “progetto politico” orientato esclusivamente alla contrapposizione polemica a tutto ciò che non fosse loro o benedetto da loro . La verità è, per contro, che in questo 10 anni sono stati assicurati importanti progetti con una ricaduta di economia locale e offerti decine di posto di lavoro, acquisiti milioni di finanziamenti tra cui anche i 3 milioni che lor signori volevano perdere per Budelli. La qual cosa non si può certo dire per i suddetti 4 consiglieri. Prima di criticare, i 4, avrebbero fatto bene a dimostrare di saper fare altrettanto portando anche un solo euro di finanziamento al Parco .

Se il Parco ha sicuramente bisogno dell’azzeramento del Consiglio, è altrettanto vero che il territorio avrebbe bisogno di un esorcismo. Il Presidente perciò non ha paura, come ha dimostrato contrastando, pur non avendo la forza dei numeri, tutti gli atti assunti contro norma. La sospensione della richiesta di convocazione rispondeva alla necessità di attendere indicazioni dal Ministero, nel rispetto della procedura avviata dal medesimo. Si tranquillizzino i consiglieri, non è il momento di fughe in avanti e credo che, tra le altre cose, definire assetti su fabbisogno del personale sia estremamente scorretto in questa fase di transizione. Da ultimo ho condiviso la procedura del Ministero è ritengo che questi 4 consiglieri dovrebbero astenersi rigorosamente dall’adozione di atti che impegnino l’Ente se non quelli strettamente necessari ed indicati dal Ministero e mettersi al riparo da logiche di lottizzazione.”

Il Presidente, in data odierna, ha infine convocato due consigli direttivi, rispettivamente per il 25 novembre e il 6 dicembre, inserendo il tema principale, dimenticato dai firmatari della convocazione, relativo all’adozione del Piano per il Parco per la giornata del 6 dicembre. In quella occasione sarà chiesta la partecipazione anche delle OOSS già firmatarie di un appello.

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