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Galleria ELEZIONI REGIONALI: SIAMO I SOLITI PASTICCIONI

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Di Francesco Nardini
Non abbiamo notizie in proposito ma temiamo (ripeto, temiamo) che anche alle consultazioni regionali del prossimo 16 febbraio nessun maddalenino approderà a Cagliari nel massimo consesso civico regionale. Secondo le ultime ‘soffiate’ parrebbe, ma il condizionale è d’obbligo, che i candidati isolani potrebbero essere almeno cinque. Si fanno i nomi di: Irene Casalloni per il centro destra; Marina Spinetti per ‘Sardegna Possibile’ di Michela Murgia; Pierfranco Zanchetta per l’UPC; Pierfranco Tirotto per il P.S.d’Az., Maria Pia Zonca per Idv. E, dulcis in fundo, anche il sindaco Angelo Comiti?. Forse ne rimane fuori qualcuno ancora. Vedremo. Ieri sera, 6 gennaio 2014 ore 20,00, è scaduto il termine per la presentazione dei simboli. Ora attendiamo le liste. Siamo, per un certo senso, onorati di vedere come la classe politica locale, presa nelle sue varie sfumature, si presenti, lancia in resta con i suoi candidati, agli striscioni di partenza. Per un altro verso siamo turbati dalla calca attorno ad un possibile seggio che, spartendo in mille rivoli i voti locali, finirà per andare ovviamente a qualche politico esterno all’Isola. Ed io non sono la Cassandra della situazione, ma cerco di fare girare il cervello. I consiglieri del nuovo Consiglio regionale che si formerà il prossimo 16 febbraio saranno, a conti fatti, 59 (perché c’è un posto fisso per il candidato che vincerà l’elezione quale presidente), quindi, fatti i debiti conti, e fatto il conto sui possibili resti delle otto circoscrizioni, alla Gallura spetteranno 5 consiglieri (e nessun resto). Gli abitanti della provincia Olbia-Tempio risultano essere 152.155. Dividendo per 5 si ha un quorum/partito di 30.431 voti. Ossia per conquistare almeno un saggio, una formazione politica schierata deve ‘almeno’ raggiungere quel quorum. E’ ovvio che se la formazione prendesse il doppio di quei voti (ad esempio 60.862) le spetterebbero due seggi su 5, e via così. Bisognerà quindi vedere in che posizione i maddalenini entreranno nel novero dei voti ricevuti partito da loro scelto, perché è ovvio che il seggio (o i seggi) andranno a coloro che prenderanno un quorum personale più elevato degli altri. Insomma saranno tanto forti – quindi tanto votati entro e fuori l’Isola – da piazzarsi nelle prime posizione di ogni gruppo? Lascio a voi giudicare, considerato che i votanti della Maddalena raggiungeranno forse le 8/9 mila unità e la partecipazione al voto è ormai ai limiti del 50/60% degli iscritti al voto. Ciò vuol dire che, se votassimo tutti – ripeto tutti – per un unico candidato forse questo raggiungerebbe le 5/6 mila preferenze. E potrebbe, se iscritto in un ‘piccolo’ partito, raggiungere una posizione primaria. Insomma siamo, praticamente, a probabilità zero, ma, come si dice: a volte accadono anche i miracoli!.

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