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Criticare gli altri per nascondere i propri errori.

merda okAbbiamo voluto trasformare l’articolo di oltre un anno fa (regionali), che ci sembra rispecchiare l’attuale situazione.
La campagna elettorale, per il rinnovo del consiglio comunale, sta per entrare nella fase più calda e delicata. Ancora molte settimane di ricerca spasmodica di voti e consensi, la Maddalena con i suoi numerosi candidati, purtroppo, ci siamo abituati. Ciò che abbiamo notato camminando in lungo e in largo ma, soprattutto, imbattendoci su facebook, come si stiano esasperando gli ardori e le tensioni. Quando si va alla ricerca di costruttivi e utili confronti, spesso, ci si relaziona con persone che, a semplici, elementari e costruttivi ragionamenti, difficilmente rispondono. Quando questo avviene, lo fanno sviando dal filo logico del discorso, gettando in campo nuovi e differenti elementi eludendo le domande e rispondendo con una poco sana e apprezzabile spruzzata di veleno, come se tu volessi far cambiare il loro pensiero. Allora, su questo vorrei soffermarmi, capisco che per molti si tratta della prima volta e trovo naturale che i candidati, neofiti, possano far trasparire una certa tensione ma, quel che mi colpisce, è l’accanimento dei loro ingenui sostenitori, sempre pronti allo scontro piuttosto che difendere posizioni, legittime, attraverso ragionamenti di saggia costruzione tecnico-politica. In questo momento, delicato, credo sia molto più utile smorzare i toni, dialogare con senso costruttivo, ascoltando in modo sereno ragionamenti diversi e di contrapposizione. La Maddalena attende, dai suoi numerosi rappresentanti, in piena bagarre elettorale, un segnale di distensione e di totale disponibilità, affinché si collabori tutti alla costruzione di un percorso nuovo di crescita e maturità.
Infine un breve pensiero agli elettori, comprensibilissima la sfiducia, la disaffezione, la delusione ma, in un momento così delicato, disertare le urne finirebbe col favorire sempre gli altri quelli, oltre mare, che dalla nostra Isola hanno sempre preso e portato via, dimenticando le promesse fatte, promesse disattese puntualmente che, come sempre, vengono annunciate in fase pre elettorale e che, ahinoi, trovano facile sponda nel nostro territorio. Allora un piccolo, ma convinto suggerimento, non andare a votare non serve a niente, non vogliamo che siano gli altri a decidere per noi, non votare, aldilà dei colori o delle appartenenze, mettendo sul tavolo della riflessione, oggettivi elementi di confronto, senza mai dimenticare che, in questa fase, delicatissima, la nostra Isola ha estremamente necessità di uscire dalle sabbie mobili, sperando così di interrompere quell’isolamento politico dai vertici che contano, isolamento che, da sempre, ci penalizza.

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