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CORONAVIRUS: NON ABBASSIAMO LA GUARDIA!

Fortunatamente sino ad oggi La Maddalena non riscontra alcun caso di contagio e allora bisogna continuare a seguire le indicazioni governative, dei medici e degli scienziati. di Salvatore Faggiani E’ possibile nei prossimi giorni, come affermano gli epidemiologi, che la curva del contagio in Italia abbia un significativo rallentamento e potrebbe essere un buon segno. Ma per favorire questa sensibile attenuazione bisogna continuare a seguire le direttive impartite in particolare quella di stare a casa. Ma come vediamo dai vari telegiornali ci sono ancora molti, oserei dire troppi, indisciplinati che incuranti della gravità della situazione continuano a trasgredire le indicazioni del governo, dei sindaci, dei medici e del personale sanitario. Questo purtroppo accade anche nella nostra Isola perché, nonostante i diuturni appelli del Sindaco, c’è chi esce per allenarsi, chi giornalmente esce solo per comprare una confezione di uova o una piccola quantità di prosciutto o salame o mortadella, e chi esce per una passeggiata in bicicletta, in moto o in auto! Tutto ciò è inaccettabile vista l’attuale condizione e tali comportamenti potrebbero porre fine alla nostra verginità di contagio. Quindi affinché il contagio rimanga a zero a La Maddalena TUTTI dobbiamo fare la nostra parte e non dobbiamo festeggiare niente né oggi né tra dieci o venti giorni. E soprattutto non c’è da scagliarsi fuori di casa gridando “E’ FINITA” e magari abbracciando il primo che si incontra sudato e in canottiera! La mia non vuole essere saccenteria ma basta vedere i criteri con cui l’Organizzazione mondiale della Sanità dichiara conclusa un’emergenza epidemica. L’emergenza finisce dopo due periodi di incubazione completi in cui non si registrano contagi. Quindi per il Covid-19 potrebbero essere 30 giorni. Dopo di che è richiesto ad ogni Stato di mantenere un’elevata sorveglianza per tre mesi. Quindi ci troviamo di fronte ad un tunnel che anche quando vedremo la luce mancheranno molti chilometri per essere fuori! Perciò non facciamoci travolgere dall’euforia e non baciamo o abbracciamo i vicini che magari disprezzavamo fino a pochi giorni prima. Continuiamo a farci gli affari nostri. Rimaniamo a casa il più possibile ANCHE DOPO. Finché gli epidemiologi non ci diranno che possiamo tornare alla normalità. Normalità che arriverà lentamente quando riapriranno le attività, quando ricominceremo a dirci sottovoce pettegolezzi, quando torneremo in ufficio anziché lavorare da casa, quando torneremo a cenare al ristorante o in pizzeria, insomma quando ritorneremo alle nostre abitudini anche quelle meno belle perché anche esse fanno parte dei nostri valori ineleganti. Prima di cantare vittoria dovremo rimanere in allerta per un po’ di tempo, proviamo a non fare gli stupidi perché resistere ad una seconda bastonata sarebbe molto dura, molto più dura!

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