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Galleria Comunicato Stampa Compagnia di Navigazione Delcomar.

traghetto saremarRiceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa della Compagnia di Navigazione Delcomar relativo al mancato imbarco di un passeggero durante il trasporto di merci pericolose perché era stato raggiunto il numero previsto dalle normative in vigore. Nonostante in moltissime occasioni siano state date ampiamente spiegazioni in merito si continua a polemizzare dimenticando l’Ordinanza che disciplina il trasporto di merci pericolose. I marittimi sono tenuti a rispettare la legge (ordinanza), come hanno fatto in tutte le circostanze.
In relazione alla corsa odierna (2 Maggio 2018), in partenza da La Maddalena alle ore 10.00, soggetta, come noto, a limitazioni d’imbarco, e in riferimento al disagio lamentato da un utente che chiedeva di poter imbarcare oltre il raggiunto numero di passeggeri consentito, rammentiamo che il combinato disposto delle normative in vigore e dell’Ordinanza che disciplina il trasporto di merci pericolose sulla tratta La Maddalena/Palau, impone categoricamente il limite massimo di passeggeri trasportabili fissato in numero massimo di 25. A tal proposito, considerata la richiesta di non rispettare tali limitazioni, il personale di bordo ha invitato l’utente a rivolgersi direttamente all’autorità marittima per rappresentare eventuali particolari esigenze. È, infatti, la Capitaneria di Porto che dispone eventuali deroghe impartendo, secondo necessità, specifici ordini al comando nave. La Capitaneria di Porto, da noi interpellata per avere contezza dell’accaduto, ha confermato di aver ricevuto, tramite il proprio militare sul posto, una richiesta da parte dell’utente che ha espressamente dichiarato di avere necessità di imbarcare per ragioni esclusivamente lavorative e non attinenti, quindi, ad esigenze mediche di alcun tipo. In ragione di ciò, ovviamente, non è stata attivata alcuna delle procedure previste, e regolarmente applicate nei casi specifici, che consentono, per ragioni di carattere sanitario, la priorità d’imbarco.
Si precisa, inoltre, che al raggiungimento dei limiti di imbarco imposti in tali corse, l’unità navale chiude, per prassi e per ragioni di sicurezza, il portellone di accesso pur restando ormeggiata fino all’ora della prevista partenza. Seppur rammaricati per il disagio di quanti, per ragioni di lavoro, avrebbero necessità di imbarcare proprio nella corsa dedicata al trasporto delle merci pericolose, non possiamo ovviamente esimerci dall’applicazione delle rigide misure adottate dall’autorità marittima a tutela dell’incolumità e della sicurezza generale

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