Cari amici, negli anni 80 abbiamo contribuito, non poco, a salvare la nostra bellissima isola di Caprera. Domanda: cosa è cambiato da allora? Nulla di nulla. Mi voglio allacciare a un post di Vincenzo Satta (ex Direttore del Parco), quando scrive “…gli elenchi e le competenze sono lunghi…” (di coloro che comandano o decidono). Forse ha proprio ragione su competenze e decisioni, mentre a riguardo delle risorse idriche erano state fatte proprio negli anni 80 con Genio Militare e vigili Urbani, ma questa è un’altra storia. L’attuale Direttore del Parco ha fatto una importante affermazione: le colonnine che ci sono non servono a nulla per la quasi nulla pressione d’acqua. Allora? E’ trascorso quasi mezzo secolo per riscontrare che siamo ancora fermi alla fine degli anni 70. In tutti questi anni non è stato fatto nella, solo per questo proverei vergogna. Mi ricordo quando il sottoscritto, Pino Lombardo e la buonanima di Giacomo Mandras con delle sacche di 25 lt sulle spalle, donate dagli americani, siamo scesi fino a Cala Coticcio, dove le abbiamo riempite nuovamente, per spegnere i focolai tra le rocce. Insomma, un bene come Caprera è lasciato scoperto al primo potenziale incendiario. Non vogliamo proseguire nel discorso perché si potrebbero riempire pagine di giornale.
Alla prossima
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