Il tempo corre e la bella stagione si avvicina, l’estate non è così distante. Si parla di turismo, vorremmo cambiare mentalità, si fanno convegni a tema, si immaginano nuovi percorsi, nuove idee e nuove proposte, tutto bene, però? si c’è, sempre, un però, un grosso punto interrogativo. Le immagini sono eloquenti, parlano da sole, mettono in evidenza quanto siano lontane realtà e volontà, diciamola tutta, il Turismo, quello con la T maiuscola, è una materia semplice ma, al tempo stesso, complessa, una materia che spazia dalle idee alla organizzazione. Insomma, inutile raccogliere gli operatori, operazione certamente buona e necessaria, proporre nuove idee e partecipare a fiere, borse e mostre, se si continua a lasciare abbandonato l’intero territorio. Tra le tante, anzi, tantissime cose da riorganizzare, oltre alla nostra mentalità, vi sarebbero degli interventi urgenti che, da tempo, urlano vendetta, tra questi non si possono tralasciare le isole ecologiche a scomparsa. Brutture immonde mai entrate in funzione e mai vi entreranno che, oggi, sono diventate veri e propri immondezzai, mausolei pericolosissimi (vedi l’incompleta opera di Spalmatore). Comprendiamo che la responsabilità va attribuita a scelte scellerate del passato, però, ciò non esime chi, da oramai otto mesi, guida la Città dal prendere e fare una scelta decisa, determinata e ferma, affinché quegli scandali vengano nascosti od eliminati, prima che gli occhi dei vacanzieri, nostri ospiti, possano osservare e ricordare.
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