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ABATE: CI STIAMO FACENDO SOTTRARRE IL NOSTRO OSPEDALE.

Di Tore ABATE Caro Antonello, sto trascorrendo il mio periodo di quarantena obbligatoria, dopo essere rientrato dall’estero. Mai come in questo momento particolare sento le mie radici isolane ben salde. Confesso che, in certi attimi di sconforto, ho pensato anche di doverle recidere in maniera definitiva, queste radici. La situazione che viviamo mi induce a riflettere. Vorrei parlare con te di un argomento che, negli ultimi tempi ho trascurato e di cui non conosco per filo e per segno ogni aspetto: del nostro ospedale. Ce lo stiamo facendo sottrarre, questo servizio essenziale, da sotto il naso. Dove è finito il nostro orgoglio di isolani? So che sono nati gruppi di pressione, movimenti spontanei. So che tanti politici, anche di livello nazionale, hanno dispensato promesse a profusione. Dal giorno in cui gli amministratori regionali hanno convinto i nostri amministratori che per ragioni di economicità di gestione non era più opportuno tenere in piedi un reparto di chirurgia attrezzato sono trascorsi quasi venti anni. Venti anni di cammino a passo di gambero. Di declino. Ripeto, non voglio discutere dei singoli passaggi e di tutta la storia. Voglio solo constatare un dato di fatto. La gravità sembra rafforzata anche dal contenuto della circolare emanata, circa una settimana fa, dalla direzione del dipartimento della attività ospedaliere. Ancora la nostra benamata Regione. A La Maddalena c’è un punto di primo intervento, e può assicurare il trattamento delle non urgenze e delle urgenze minori. Ok. Non delle urgenze più importanti e delle emergenze. Ok. Queste ultime ” devono essere sempre e senza eccezione alcuna indirizzate e condotte dal Sistema di soccorso territoriale afferente” e da altri presidi attrezzati, secondo il principio di appropriatezza e non di prossimità territoriale. Ok. Ok. L’organizzazione dei punti di primo intervento e’ assicurata sia con risorse provenienti dal territorio, sia con i medici che operano nel reparti del presidio ospedaliero. Va bene! Quello che non ci convince, ma facciamo di necessità virtù, e’ la sospensione delle turnazioni a La Maddalena e in altri ospedali più piccolo dei dirigenti anestesisti rianimatori che saranno impiegati alle “attività correlate alle nuove e maggiori esigenze imposte dall’epidemia Covid 19. Sono annullate le autorizzazioni a svolgere prestazioni supplementari per assicurare turni di servizio. In soldoni, i nostri rianimatori saranno operativi h 24. Viste le condizioni del tempo presente, come dicevano i nostri antichi durante la guerra, il provvedimento non fa una piega. Temiamo, invece, che, passata la bufera, il ritorno alla normalità possa significare anche il consolidamento di una situazione di fatto. Un altro sacrificio permanente, per gli operatori sanitari e per noi utenti, in memoria del Coronavirus debellato. Buona giornata.

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